mercoledì 08/06/2022 • 08:31
Nel nostro ordinamento esiste una modalità per poter proseguire la contribuzione in caso di perdita del rapporto di lavoro. Il lavoratore infatti può chiedere l'autorizzazione all'INPS al versamento volontario dei contributi. Quanto costa il procedimento? E che risparmio fiscale si può ottenere?
Nel podcast di Antonello Orlando si forniscono le risposte per chi volesse valutare la convenienza del versamento dei contributi volontari.
Il lavoratore che intende raggiungere il diritto alla pensione anche quando il rapporto di lavoro si interrompe o cessa può procedere al versamento dei contributi volontari previa richiesta esclusivamente telematica di un'autorizzazione all'INPS, come disciplinato dalla Circ. INPS 30 agosto 2011 n. 111.
Come ottenere l'autorizzazione dell'INPS
Per ottenere tale autorizzazione da parte dell'INPS, il lavoratore deve far valere, al momento della domanda, 3 anni di contributi effettivi nei 5 anni precedenti oppure complessivamente 5 anni di contributi in qualsiasi epoca versati.
L'autorizzazione al versamento dei contributi volontari decorre dal primo sabato successivo alla data di presentazione della domanda.
La misura del contributo
La misura del contributo volontario settimanale si ottiene applicando l'aliquota IVS prevista per la contribuzione obbligatoria all'importo medio della retribuzione imponibile percepita nel corso dell'anno precedente la data di presentazione della domanda di autorizzazione.
L'importo minimo della retribuzione settimanale sulla quale calcolare il contributo volontario non può essere inferiore al 40% della pensione minima a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) in vigore al 1° gennaio dell'anno considerato.
Per i soggetti autorizzati dopo il 31 dicembre 1995 l'aliquota contributiva è stata gradualmente elevata di 0,5 punti percentuali ogni 2 anni sino a raggiungere il 33% dal 1° gennaio 2017.
Limiti ai versamenti volontari
Non possono essere effettuati versamenti volontari nei periodi durante i quali il lavoratore sia iscritto:
Non possono, inoltre, essere versati contributi volontari per i periodi successivi alla data di decorrenza della pensione diretta liquidata a carico dell'AGO, di forme di previdenza sostitutive o che escludono o esonerano dall'AGO, oppure di Gestioni speciali a favore dei lavoratori autonomi o di Enti che gestiscono forme di previdenza per i liberi professionisti.
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Francesca Bicicchi
- Consulente del Lavoro in Roma e BolognaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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