lunedì 28/04/2025 • 06:00
L'Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni operative per la trasmissione del Modello CPB 2025-2026, funzionale all'adesione al concordato preventivo biennale per i periodi d'imposta 2025 e 2026. Sarà possibile revocare l'adesione, esclusivamente in modalità autonoma, entro il 30 settembre 2025 (Provv. AE 24 aprile 2025 n. 195422).
Il Modello CPB, già approvato con Provv. AE 9 aprile 2025 n. 172928, rappresenta lo strumento formale per aderire alla proposta di reddito concordato elaborata dall'Amministrazione finanziaria sulla base dei dati dichiarati relativi al periodo d'imposta 2024. L'adesione al CPB non può essere "parziale": pertanto, non è possibile concordare solo IRPEF e non IRAP, ovvero escludere un'attività in caso di esercizio plurimo.
Si ricorda che il concordato biennale si rivolge principalmente ai soggetti ISA, a prescindere dal regime contabile adottato (ordinario o semplificato). Viceversa, dal CPB sono esclusi:
Modalità di trasmissione del Modello CPB
Il Modello CPB può essere inviato, alternativamente, attraverso una delle seguenti modalità:
Nello specifico il frontespizio deve contenere:
Questa modalità non ha valore dichiarativo, ma esclusivamente comunicativo, e impone un successivo invio del Modello REDDITI completo entro la scadenza ordinaria del 31 ottobre. È fondamentale che i dati reddituali utilizzati per la proposta di concordato coincidano con quelli dichiarati nel Modello REDDITI, pena l'invalidazione dell'adesione.
L'introduzione delle sopra citate doppia modalità di adesione consente una certa flessibilità ai contribuenti, pur imponendo un'attenta programmazione. Infatti, la modalità autonoma offre la possibilità di aderire al CPB anche in assenza della dichiarazione completa, ma impone anche una perfetta coerenza tra i dati indicati nel CPB e quelli successivamente riportati nella dichiarazione.
Revoca dell'adesione al CPB: procedura e vincoli
La revoca autonoma rappresenta una novità significativa che consente di correggere tempestivamente eventuali errori o ripensamenti. Il diritto di revoca dell'adesione al CPB è consentito entro lo stesso termine del 30 settembre 2025 e può essere manifestato esclusivamente con modalità autonoma (anche se l'adesione era stata espressa mediante invio congiunto) attraverso la trasmissione:
Viceversa, non è possibile trasmettere il Modello CPB di revoca insieme al Modello REDDITI completo. Le revoche tardive (dopo il 30 settembre) non avranno alcun effetto, trattandosi di un termine a natura perentoria.
Coordinamento tra software gestionali e applicativi dell'Agenzia
Operativamente, l'adesione al CPB si basa su una proposta elaborata dall'Agenzia delle Entrate, che tiene conto:
Per questo motivo, è fondamentale che i software gestionali utilizzati per la predisposizione del Modello REDDITI e per l'elaborazione del Modello CPB siano aggiornati alle specifiche tecniche 2025 e compatibili con i tracciati ministeriali. Gli intermediari devono monitorare la corretta trasmissione dei dati e confrontarli con la proposta generata dal sistema dell'Agenzia, validandone la coerenza. Una delle criticità maggiori riguarda la coerenza tra i dati contenuti nel Modello CPB e quelli successivamente dichiarati nel Modello REDDITI. Infatti, eventuali errori di compilazione o divergenze possono inficiare la validità dell'adesione, con il rischio di perdere i benefici del concordato. Da quanto sopra deriva che:
Osservazioni
Dal punto di vista tecnico, il CPB 2025-2026 rappresenta uno strumento strategico di compliance che può ridurre il rischio di accertamento e garantire maggiore certezza tributaria, soprattutto in un contesto di semplificazione progressiva dei rapporti tra Fisco e contribuente. Tuttavia, l'adempimento è tutt'altro che banale e richiede una stretta collaborazione tra contribuente e professionista incaricato, data la molteplicità di controlli incrociati e la delicatezza dei termini. L'adesione al CPB deve quindi essere valutata con attenzione caso per caso, considerando, in particolare, i seguenti elementi:
A tal fine può essere utile la predisposizione di scenari previsionali per il 2025-2026 confrontando il reddito effettivo stimato con quello proposto nel CPB.
È auspicabile che l'Agenzia delle Entrate fornisca chiarimenti applicativi e rafforzi gli strumenti telematici, introducendo alert o blocchi automatici in caso di incoerenze tra Modello CPB e dichiarazione REDDITI. Il successo del concordato preventivo biennale 2025-2026 dipenderà, in ultima analisi, dalla capacità dei contribuenti e dei loro consulenti di affrontare con precisione e tempestività un adempimento tecnico, ma potenzialmente vantaggioso, che si inserisce in un disegno più ampio di modernizzazione del sistema tributario italiano.
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Marco Ligrani
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