sabato 29/03/2025 • 06:00
La legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) ha ulteriormente prorogato l'Ape Sociale per tutto il 2025. Nel podcast si analizzano le modalità di domanda di certificazione e accesso a questa indennità-ponte verso la pensione, nonché il suo valore massimo e il severo regime di divieto di cumulo reddituale che si attiva dalla sua decorrenza fino al perfezionamento dell'età anagrafica di vecchiaia.
Particolare focus viene riservato al requisito contributivo che varia da 28 a 36 anni di contributi e consente uno sconto fino a due anni per le titolari di Ape che siano madri di uno o più figli.
La domanda telematica e supportata dai patronati, certifica i requisiti e lo status di bisogno (disoccupazione, caregiver, invalidità, mansioni gravose). L'Inps, dopo l'approvazione, eroga l'indennità, pari alla pensione maturata, fino a 1.500 euro mensili, non rivalutabili.
L'Ape Sociale cessa con la pensione di vecchiaia.
Durante il periodo, sono vietati redditi da lavoro dipendente o autonomo, salvo 5.000 euro annui per lavoro autonomo occasionale.
L'Inps con messaggio 502/2025 richiede la comunicazione di redditi incumulabili, pena la revoca annuale dell'indennità.
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