mercoledì 19/03/2025 • 11:44
Nell’ambito della riforma della disabilità, l’INPS, con Mess. 18 marzo 2025 n. 950, comunica il rilascio di una nuova procedura per la trasmissione dei dati socio-economici.
redazione Memento
Il D.Lgs. 62/2024 ha riformato i criteri e le modalità di accertamento della condizione di disabilità, affidandola in via esclusiva su tutto il territorio nazionale all'INPS a partire dal 1° gennaio 2027.
Dal 1° gennaio 2025 è stata avviata una fase sperimentale nelle province di Catanzaro, Frosinone, Salerno, Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Sassari e Trieste, che sarà estesa, dal 30 settembre 2025, alle province di Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Provincia autonoma di Trento e Aosta. La fase di sperimentazione durerà sino al 31 dicembre 2026.
Con il Messaggio in commento l'INPS illustra la nuova modalità di invio dei dati socio-economici per i territori coinvolti nella sperimentazione
N.B. Per le domande di invalidità civile inoltrate entro il 31 dicembre 2024 negli ambiti territoriali interessati alla sperimentazione nonché in tutti gli altri ambiti non ancora coinvolti nell'attuazione della riforma, si continuerà a utilizzare per l'inserimento dei dati socio-economici la procedura attuale, tramite accesso al servizio: “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”.
L'invio dei dati socio-economici: nuova procedura
La separazione tra l'accertamento della disabilità e la verifica delle condizioni socio-economiche è rimasta invariata, pertanto, la trasmissione dei dati socio-economici può essere effettuata dall'assistito successivamente all'invio del certificato introduttivo da parte del medico certificatore accedendo al nuovo servizio rilasciato sul portale dell'INPS, denominato “Dati socio-economici prestazioni di disabilità.
Come accedere e quali dati comunicare
Attraverso tale servizio, i soggetti in possesso di identità digitale SPID almeno di Livello 2, CNS o CIE 3.0 possono autocertificare e trasmettere le proprie condizioni reddituali, familiari, lavorative e ogni altra informazione richiesta dall'Istituto per consentire la verifica del diritto all'eventuale prestazione economica riconosciuta.
La stessa modalità può essere utilizzata dalle Associazioni di categoria.
Accesso per i patronati
Gli Istituti di patronato possono utilizzare, invece, il servizio tramite il “Portale dei Patronati”.
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- Consulente del Lavoro in Roma e BolognaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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