mercoledì 05/02/2025 • 06:00
Con il RENTRI è possibile raccogliere, elaborare e rendere accessibili i dati ambientali. Gli enti o le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali devono iscriversi entro il 13 febbraio 2025.
Sono obbligati a iscriversi al RENTRI:
Con riferimento ai rifiuti non pericolosi, sono obbligati ad iscriversi al RENTRI:
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Tempistiche e modalità per l’iscrizione al RENTRI
Il DD 22 settembre 2023 ha formalizzato le date che, nel testo del DM 59/2023, erano indicate in modo indefinito.
Gli enti o le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali, ivi inclusi i soggetti delegati dovranno iscriversi al RENTRI dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025, mentre gli enti o imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti avranno tempo dal 15 giugno 2025 fino al 14 agosto 2025.
Per tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi obbligati la finestra di iscrizione al RENTRI va dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026.
Le tempistiche relative al registro di carico e scarico e ai FIR I modelli di Registro e di FIR sono applicabili, a prescindere dall’obbligo di iscrizione al RENTRI, a decorrere dal 13 febbraio 2025. L’obbligo di tenuta del registro di carico e scarico in formato digitale scatta a decorrere dal 13 febbraio 2025 o dalla data di iscrizione al RENTRI, per gli operatori tenuti ad iscriversi al RENTRI:
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RENTRI: quali sono i vantaggi?
S’è fatto cenno ai principali vantaggi del RENTRI, che rappresenta un’innovazione fondamentale nella gestione dei rifiuti in Italia.
Più nel dettaglio, la digitalizzazione garantisce efficienza, trasparenza e conformità normativa, con numerosi benefici per aziende ed enti di controllo, che riguardano:
La compliance e l’operatività
Attenzione: si è volutamente parlato di riduzione del rischio sanzioni.
Non basta iscriversi al RENTRI per pensare di essere compliant.
Per evitare conseguenze economiche e operative, infatti, è essenziale rispettare le scadenze previste dalla normativa e ricordare che le sole registrazioni nel sistema non sono sufficienti: i dati devono essere trasmessi secondo le modalità e le tempistiche stabilite.
Secondo la normativa vigente, le imprese e gli enti che non rispettano gli obblighi di trasmissione dei dati possono incorrere:
Per essere conformi dal punto di vista operativo occorre, innanzitutto, verificare l’obbligo di iscrizione e registrarsi se necessario, nel rispetto delle tempistiche progressive previste dal legislatore.
Adeguare il software aziendale per la trasmissione automatizzata dei dati è il secondo step da seguire per un corretto waste management.
Come adeguare i software? Il RENTRI prevede l’integrazione dei sistemi aziendali con la piattaforma nazionale per trasmettere in automatico i dati sui rifiuti gestiti: le imprese devono non solo aggiornare o modificare il software gestionale per garantire la compatibilità con il RENTRI, ma anche attivare l’interoperabilità tra il proprio sistema e la piattaforma ministeriale e garantire la corretta digitalizzazione dei registri e dei formulari di identificazione dei rifiuti. |
Ma non basta, occorre:
Il nuovo paradigma e le prospettive
Il RENTRI rappresenta un radicale cambio di paradigma: la gestione dei rifiuti diventa (almeno in teoria) più efficiente, più sicura e più sostenibile, e per le imprese quello che oggi è visto come un nuovo obbligo può rappresentare un’occasione per migliorare i processi interni, ridurre rischi e costi, e contribuire a un sistema ambientale più trasparente e moderno.
Adeguarsi oggi significa essere pronti per il futuro.
Già, il futuro: cosa ci riserverà il futuro, in questo settore?
La strada è quella di una completa digitalizzazione e automazione dei processi, con l’obiettivo di migliorare ancora l’efficienza, la trasparenza e la sostenibilità nella gestione dei rifiuti.
Ma perché sia efficace, e realmente implementabile, occorre procedere gradualmente, in fasi successive, con scadenze specifiche per diverse categorie di operatori, che potranno usufruire dei vantaggi (anche) della geolocalizzazione grazie all’esperienza medio tempore maturata, in funzione della tipologia di attività svolta e delle tipologie di rifiuti da trattare/trasportare.
L’obiettivo ultimo è quello di integrare il waste management con l’economia circolare: il RENTRI, infatti, fornirà dati e informazioni utili per promuovere l’economia circolare e il recupero di materia, facilitando il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
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