lunedì 27/01/2025 • 06:00
Il nuovo accordo SIAE sulla sperimentazione della settimana corta ripensa la conciliazione vita lavoro: viene introdotto un orario di lavoro stagionale, riproporzionando le ferie senza rinunciare allo smart working.
La SIAE, la nota società italiana che tutela i diritti di autore dalla fine del 1800, vara un importante accordo sulla sperimentazione della c.d. settimana corta (per il periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 dicembre) che avverrà su base volontaria dei dipendenti della Direzione Generale ad esclusione della funzione Front End, nell’ambito della Direzione Membership.
Conciliazione vita-lavoro
Importante per due fondamentali motivi.
Primo, perché ripensa il work life balance in un momento particolarmente delicato per le sue sorti. A registrarsi, infatti, è un dietrofront sullo smart working in alcuni settori produttivi e, dunque, l’esigenza di rivedere il modello organizzativo con nuove combinazioni anche alla luce dei cambiamenti del mondo del lavoro.
Secondo, perché brilla per soluzioni “win win” per azienda e lavoratori.
Comitato Welfare e Inclusione
Anzitutto, come già detto, si tratta di un accordo sperimentale e ciò non è da poco. Questo significa infatti che, alla luce degli esiti che genererà, potrà essere perfezionato attraverso una nuova intesa tra l’azienda e il sindacato all’interno del Comitato Welfare e Inclusione, costituito ad hoc. In particolare, il Comitato avrà il compito di monitorare, attraverso appositi check point, l’efficacia, tanto in termini di produttività quanto di benessere per i dipendenti, dell’accordo. A governare la scena, in altri termini, come emerge anche dal comunicato congiunto delle sigle sindacali, è un clima maturo per le relazioni industriali.
Settimana corta stagionale
In secondo luogo, ad essere ideata non è la classica settimana corta ma una settimana che si contraddistingue per la propria natura “stagionale”. L’orario di lavoro, pari a 36 ore settimanale, cresce a 40 ore (articolato su cinque giorni) nel periodo c.d. “lungo”, ovvero nei mesi di marzo, aprile, maggio, ottobre e novembre, e decresce a 32 ore (articolato su quattro giorni con giornata di non lavoro, c.d. giorno off, individuata nel venerdì) nel periodo “corto”, ovvero nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e dicembre.
Dalla durata della giornata lavorativa è esclusa la pausa pranzo del dipendente.
Non solo. Il giorno off del singolo dipendente, in caso di improrogabili, necessarie e contingenti esigenze di servizio (comunicate al proprio responsabile con un preavviso di almeno 48 ore), può essere derogato con conseguente recupero nella settimana immediatamente successiva, previo coordinamento con il proprio responsabile.
Salvaguardato lo smart working
In terzo luogo, tale accordo non mette in bilico lo smart working. Detta modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, difatti, continua ad essere articolata – sia per il periodo c.d. lungo, sia per il periodo c.d. corto – in due giorni a settimana e con durata di 8 ore.
La gestione delle ferie
Una delle più importanti innovazioni giuridiche dell’accordo è che. nonostante il medesimo montante ore annue, con una ripartizione secondo il modello stagionale, si registra un riproporzionamento del montante annuale delle ferie.
In particolare, le ferie vengono riproporzionate da 26 a 24 giorni annui, per i dipendenti con anzianità di servizio fino a 3 anni e da 28 a 26 giorni annui per i dipendenti con anzianità di servizio superiore a 3 anni. Ed ancor, resta ferma la possibilità di fruizione oraria dei 4 giorni di recupero festività soppresse.
Buoni pasto
Infine, l’accordo ripensa anche le modalità di corresponsione dei buoni pasto che saranno assicurati ai dipendenti per i giorni di effettivo lavoro, sia in presenza che in smart working. Per i giorni off sarà, in ogni caso, assicurato ai lavoratori il corrispettivo valore dei buoni pasto sotto forma di welfare.
In definitiva, l’intesa sindacale sottoscritta in Siae spalanca le porte al futuro del lavoro. Nel segno dell’insegnamento di Edgar Morin: “ciò che non rigenera, degenera”.
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Marco Micaroni
- Responsabile Relazioni Industriali di Autostrade per l'Italia s.p.a.Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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