sabato 18/01/2025 • 06:00
Tra i CCNL principali del settore del Terziario ci sono significative differenze, in particolare riguardo alla retribuzione mensile media. Nell’applicazione dei CCNL occorre prestare attenzione ai diversi trattamenti retributivi e normativi.
Un’interessante ricerca dal titolo “CCNL e Competizione contrattuale nel settore terziario”, effettuata dall’Università di Economia Roma Tre e Labchain (Centro universitario di studi avanzati su blockchain, innovazione e politiche del lavoro) e pubblicata a fine dicembre 2024, consente di toccare in concreto, in un comparto così importante come quello analizzato, le sensibili differenze che possono esserci applicando un contratto collettivo piuttosto che un altro.
L’analisi comparativa tocca i 4 principali contratti collettivi nazionali di riferimento, tutti regolarmente registrati al CNEL, e più precisamente:
La ricerca è sviluppata in due sezioni: nella prima l’analisi si concentra sulle differenze della retribuzione mensile media, comparando cinque specifiche figure professionali particolarmente rappresentative del settore, nella seconda l’indagine si sofferma sulle diversità rispetto ai principali trattamenti economico/normativi.
Infine, lo studio effettua un focus di approfondimento sui compensi spettanti a chi viene assunto con l’istituto dell’apprendistato professionalizzante nei diversi ccnl.
Vediamo in dettaglio i principali risultati emersi.
La retribuzione mensile media: differenze retributive tra CCNL
Rispetto ai differenziali retributivi, prendiamo ad esempio due delle posizioni professionali analizzate: il “commesso addetto alla vendita” e il “capo-reparto”.
Gli scostamenti nelle retribuzioni – mettendo a confronto la figura nelle diverse declaratorie dei CCNL - sono consistenti:
Le differenze nei principali trattamenti economico/normativi
L’indagine analizza attentamente le ulteriori principali previsioni contrattuali rispetto ad alcuni fondamentali istituti.
Più in dettaglio:
Il trattamento economico/normativo dell’apprendistato professionalizzante
L’approfondimento si sofferma infine sulle differenze retributive di un apprendista inquadrato come addetto alla vendita. Il delta retributivo è notevole: prendendo i due estremi, la RAL di un lavoratore inquadrato con il CCNL Confcommercio sarà di 22.419,04 euro, che diventano 13.875,62 euro per chi applicherà il CCNL Anpit.
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Luca Furfaro
- Consulente del lavoro - Studio Furfaro e Founder FL&AssociatiRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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