mercoledì 15/01/2025 • 06:00
Il Presidente eletto Donald Trump ha annunciato l'introduzione di nuovi dazi USA sui prodotti europei, tra il 10 e il 20%, in aggiunta ai dazi già esistenti. Quali saranno gli effetti dei nuovi dazi per il nostro export? Il volume “Riforma del diritto doganale”, scritto da Sara Armella e Antonella Bianchi, approfondisce tutte le novità introdotte dalla riforma della normativa doganale, in vigore dal 4 ottobre 2024.
La crescita dell'export italiano
Per il 2025 si prevede una nuova guerra commerciale tra Unione europea e USA: il neoeletto Presidente Trump, infatti, ha già annunciato di voler introdurre nuovi dazi, tra il 10 e il 20%, sui prodotti europei.
Per comprendere quali saranno le conseguenze per il nostro export, occorre considerare che il commercio internazionale riveste un ruolo fondamentale per la nostra economia. L'Italia è il quarto Paese al mondo per volumi di esportazioni ed è il dodicesimo Paese per importazioni, nella classifica degli scambi mondiali.
L'export italiano vale circa il 40% del PIL nazionale e si conferma come un decisivo fattore di traino per la nostra economia e la bilancia dei pagamenti: il valore delle esportazioni registra un +3,7% nel 2024, con una crescita attesa del +4,5% nel 2025 e del +4,2% in media nel biennio successivo. Secondo le stime, l'export italiano supererà i 650 miliardi nel 2024, mentre il prossimo anno raggiungerà i 679 miliardi.
Altro dato significativo è che nell'ultimo triennio, l'export italiano è cresciuto di più rispetto agli altri Paesi europei.
È in questo contesto che si inserisce la proposta del prossimo Presidente USA di introdurre nuovi dazi USA sui prodotti europei, tra il 10 e il 20%, in aggiunta ai dazi già esistenti. Nei confronti della Cina, invece, sono stati annunciati nuovi dazi del 60% e del 100% per le auto.
Per valutare l'impatto delle nuove tariffe, occorre tenere conto che gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di destinazione dell'export italiano, per una quota pari al 10,4 % delle nostre esportazioni.
La bilancia commerciale è decisamente a nostro favore: nel primo semestre 2024, il valore delle nostre esportazioni verso gli USA, ha raggiunto i 38,82 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno raggiunto il valore di 15,46 miliardi di euro.
Quali saranno gli effetti dei nuovi dazi preannunciati da Trump?
Alcuni studi economici hanno già iniziato a prevedere quale sarà l'impatto dei dazi preannunciati da Trump. Tra questi, il National Board of Trade svedese ha stimato, per l'Italia, minori esportazioni verso gli USA del 16% e una generale riduzione delle esportazioni europee del 17%, con impatto principalmente nei settori meccanico, farmaceutico e chimico.
Secondo lo studio svedese, le nuove tariffe ridurranno l'interscambio commerciale tra USA e Unione europea, mentre la Cina ridurrà le esportazioni verso gli USA del 66% e incrementerà le esportazioni verso l'Europa del 7%
Guardando alle stime condotte da Prometeia, se l'aumento del 10% delle tariffe interesserà soltanto i prodotti già sottoposti a dazio, per l'Italia il costo aggiuntivo del nuovo protezionismo americano supererà i 4 miliardi di dollari. Dal punto di vista settoriale, in questo scenario a essere maggiormente colpito sarà il sistema moda, già oggi insieme all'agroalimentare uno dei più esposti del made in Italy.
Se Trump optasse, invece, per un aumento delle tariffe generalizzato per tutti i beni esportati, i costi per le imprese italiane supererebbero i 9 miliardi, 7 in più rispetto al 2023. Nell'ipotesi di un aumento generalizzato dei dazi USA, sarebbe la meccanica a subire più negativamente le conseguenze del nuovo protezionismo.
Lo studio condotto dalla Grantham Foundation, scomponendo l'export italiano, ha previsto che i settori più colpiti saranno: attrezzature per il trasporto, prodotti chimici, ferro e acciaio e macchinari.
I nuovi dazi USA rappresentano uno degli strumenti più importanti del “Trump reciprocal trade act”, il cui obiettivo è riequilibrare il commercio tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali. L'introduzione di nuove restrizioni sui prodotti europei potrebbe portare a una nuova guerra commerciale, con analoghe misure di ritorsione da parte dell'Unione europea e conseguenze significative sulle catene di approvvigionamento in tutto il mondo.
Le nuove sfide del commercio internazionale rendono indispensabile l'aggiornamento
I nuovi scenari mondiali rendono necessario un costante aggiornamento, da parte di aziende e professionisti, sulle regole del commercio internazionale, soprattutto alla luce della riforma della normativa doganale nazionale, che ha completamente riscritto il diritto doganale italiano.
A distanza di cinquant'anni dalla precedente riforma, il D.Lgs. 141/2024 sostituisce il Testo unico delle leggi doganali e un quadro normativo estremamente frammentato, passando da oltre 400 articoli a 122.
Il volume “Riforma del diritto doganale”, a cura dell'avv. Sara Armella e della dott.ssa Antonella Bianchi, fornisce una lettura ragionata della Riforma della normativa doganale, in vigore dal 4 ottobre 2024.
La riforma ha un grande impatto per le imprese che operano nel commercio internazionale, introducendo molti elementi di novità: separazione della fase di controllo dall'accertamento, abrogazione della controversia doganale, estensione del contraddittorio endoprocedimentale, ampliamento dello Sportello unico doganale e dei controlli (Sudoco). Importanti modifiche anche per la rappresentanza doganale e le relative responsabilità.
Anche la revisione del sistema sanzionatorio introduce molte significative novità: nuove definizioni del contrabbando e delle violazioni amministrative, nuovi importi delle sanzioni, accertamento dei profili di responsabilità penale devoluti all'autorità giudiziaria.
Una complessa disciplina che rende necessaria un'attenta due diligence, da parte delle imprese, circa l'impatto della riforma sulle procedure aziendali e che richiede un aggiornamento dei modelli 231/2001. Il testo illustra anche le principali novità della riforma del Codice doganale dell'Unione.
Il volume "Riforma della normativa doganale" di Sara Armella e Antonella Bianchi analizza gli impatti per le imprese che operano nel commercio internazionale e illustra le principali novità e criticità del nuovo Codice doganale dell’Unione. |
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