lunedì 09/12/2024 • 10:30
In tema di attività per la promozione dell’adempimento spontaneo per le imprese e i lavoratori autonomi, l'Agenzia delle Entrate sta inviando, in questi giorni, alcune lettere di compliance. Per far chiarezza, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una FAQ. Cosa bisogna fare?
redazione Memento
Il 6 dicembre 2024, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una FAQ relativamente al ricevimento di una comunicazione, inviata dalla stessa ai contribuenti, su una possibile anomalia del reddito dichiarato, anche se dall'esame della dichiarazione non si riscontrano inesattezze.
L'Agenzia delle Entrate risponde che non occorre fare nulla. La comunicazione ricevuta ha un valore puramente informativo, non anticipa un'attività di controllo e non richiede di attivarsi per fornire un riscontro all'Agenzia delle Entrate medesima.
Diversamente nel caso in cui, dopo aver ricevuto la comunicazione, si riscontra un'anomalia nella dichiarazione, il sistema tributario mette a sua disposizione diverse possibilità, a cominciare dal ravvedimento operoso che, dopo la riforma del sistema sanzionatorio, consente di beneficiare di sanzioni più favorevoli rispetto al passato.
A tal proposito, il Vice Ministro dell'Economia Maurizio Leo ricorda che l'obiettivo della riforma fiscale è quello di adottare comportamenti trasparenti dell'Amministrazione finanziaria nell'ambito di un rapporto collaborativo con i contribuenti. Le lettere di compliance in oggetto, inviate dall'Agenzia delle Entrate, rientrano infatti nella normale attività di comunicazione per segnalare anomalie riscontrate nelle dichiarazioni sulla base dei dati in possesso.
Promozione dell’adempimento spontaneo per le imprese e i lavoratori autonomi
In un'ottica di trasparenza e per far conoscere gli strumenti introdotti dal Legislatore, l'Agenzia delle Entrate condivide preventivamente i dati di cui dispone. L'intento dell'informativa è di richiamare l'attenzione sulla possibilità di verificare quanto dichiarato e consentire la correzione in autonomia di eventuali errori.
In quest'ottica, superando il tradizionale rapporto tra fisco e contribuenti, si favorisce l'adempimento spontaneo in relazione agli obblighi dichiarativi, in linea con analoghe esperienze già avviate in altri paesi e coerentemente con le linee tracciate dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
Per raggiungere questo obiettivo, l'Agenzia predispone e invia delle comunicazioni per segnalare eventuali anomalie, destinate ad alcune categorie di contribuenti che possono rimediare agli errori o alle omissioni attraverso l'istituto del ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 472/97).
Il contribuente, quindi, può regolarizzare la propria posizione mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa, il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni ridotte.
Fonte: FAQ AE 6 dicembre 2024
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Eugenio Condoleo
- Avvocato tributaristaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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