Il documento di ricerca pubblicato dai commercialisti
“La consulenza tecnica nel processo tributario” è il titolo di un documento di ricerca pubblicato dal CDNCEC e della Fondazione nazionali dei commercialisti. In particolare, Il comma 2 del citato articolo 7 dispone che “Le corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, quando occorre acquisire elementi conoscitivi di particolare complessità, possono richiedere apposite relazioni ad organi tecnici dell'amministrazione dello Stato o di altri enti pubblici compreso il Corpo della Guardia di finanza, ovvero disporre consulenza tecnica”.
L'esame delle funzioni e degli effetti della consulenza tecnica nel processo tributario non può prescindere da un approfondimento preliminare sulla natura di tale processo che dovrebbe inquadrarsi nell'ottica del principio dispositivo piuttosto che in quello inquisitorio. Tale accertamento, infatti, fornisce una chiave interpretativa importante per affrontare la questione dei poteri istruttori delle Corti di Giustizia tributaria e per delineare, quindi, i contorni di quel particolare strumento istruttorio che è la consulenza tecnica. A questa rilevante analisi si deve accostare quella concernente i differenti orientamenti giurisprudenziali che vertono sulla natura giuridica della consulenza tecnica d'ufficio (CTU) intesa o come mezzo di valutazione dei fatti già probatoriamente acquisiti, quindi, ausilio del giudice, o come strumento di accertamento dei fatti rilevabili solo con determinate cognizioni tecniche, ossia mezzo di prova vero e proprio. Si discute, pertanto, se l'attività della consulenza tecnica sia solo deduttiva e finalizzata alla valutazione di fatti o anche ricognitiva e diretta all'individuazione dei fatti.
Il comunicato stampa del CNDCEC
Nell'ambito dei poteri istruttori riconosciuti alle Corti di Giustizia tributaria dall'art. 7 D.Lgs. 546/92 vi è quello di nominare un consulente tecnico quando occorre acquisire elementi conoscitivi di particolare complessità utili alla decisione della controversia. Il tema inerente alla corretta individuazionedella funzione della consulenza tecnica e degli effetti dell'indagine peritale svolta risulta particolarmente delicato e non può prescindere da considerazioni di più ampio respiro in ordine alla natura del processo tributario.
Il documento di ricerca, dopo una breve disamina della natura sostanzialmente dispositiva del processo tributario, dell'evoluzione storico normativa della disciplina che regola la consulenza tecnica nell'ambito di tale processo, si concentra sulla funzione e l'oggetto di detta consulenza. In particolare, viene analizzata la figura del consulente tecnico d'ufficio, le modalità di nomina, accettazione e svolgimento dell'incarico. Si affronta, inoltre, il tema della vincolatività della consulenza tecnica per il giudice richiedente, anche alla luce dei principali orientamenti espressi in materia dalla giurisprudenza di legittimità.
Un ulteriore approfondimento è dedicato al rapporto tra la consulenza tecnica d'ufficio e quella di parte. Un cenno viene infine rivolto all'utilizzabilità e all'efficacia nell'ambito del processo tributario di consulenze tecniche rese in altri processi.
Il documento di ricerca, oltre che d'interesse per i professionisti impegnati nel settore della Giustizia tributaria, potrà risultare un utile supporto anche per commercialisti che svolgono questa importante funzione ausiliaria nell'ambito del processo tributario.
Fonte: Documento di ricerca CNDCEC e FNC;
Com. stampa CNDCEC 12 novembre 2024