mercoledì 11/09/2024 • 12:35
La Corte di Giustizia Europea, con sentenza 10 settembre 2024 resa nella causa 465/2021, ha stabilito che i ruling fiscali adottati dall’Irlanda a favore della Apple hanno comportato un’allocazione degli utili non compatibile con il diritto UE e il mercato interno.
redazione Memento
Con la sentenza del 10 settembre 2024, resa nella causa 465/2021, la Corte di Giustizia Europea si è espressa definitivamente circa i ruling fiscali adottati dall’Irlanda a favore della Apple, stabilendo che i ruling fiscali emessi dall’Irlanda hanno comportato un’allocazione degli utili non compatibile con il diritto UE e il mercato interno ai sensi dell’art. 107 TFUE.
Si ricorda che nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due ruling fiscali preventivi a favore di due società del gruppo Apple (Apple Sales International – ASI - e Apple Operations Europe - AOE), dotate di filiali in Irlanda, ma non residenti fiscalmente in Irlanda. Le due società detenevano i diritti d’uso della proprietà intellettuale per la vendita e la fabbricazione di prodotti Apple.
Questi ruling approvavano i metodi utilizzati dalle due società per determinare i loro utili imponibili in Irlanda in relazione alle attività commerciali delle loro rispettive succursali irlandesi. In base a ciò, la maggior parte degli utili non veniva attribuita alle filiali irlandesi, sfuggendo dunque alla tassazione in Irlanda.
Secondo la Commissione Europea, che si è espressa sul caso nel 2016, aver escluso dalla base imponibile gli utili generati dall'utilizzo delle licenze di proprietà intellettuale detenute da ASI e AOE in quanto le sedi di tali società erano situate al di fuori dell'Irlanda e la gestione di tali licenze dipendeva da decisioni adottate a livello del gruppo Apple negli Stati Uniti ha fatto sì che i ruling fiscali avessero concesso a tali società, dal 1991 al 2014, un cospicuo aiuto di Stato illegale e incompatibile con il mercato interno, di cui aveva beneficiato il gruppo Apple nel suo insieme.
Veniva, quindi, ordinato all’Irlanda di procedere al suo recupero.
Nel 2020 il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione in quanto non era riuscita a dimostrare un vantaggio selettivo derivante dall’adozione dei ruling. La sentenza in commento ha annullato quanto sostenuto dal tribunale. I ruling fiscali hanno determinato un trattamento fiscale di favore per le due società in questione rispetto alle società residenti tassate in Irlanda.
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