Con la legge sul Made in Italy (legge n. 206/2023), entrata in vigore l'11 gennaio 2024, il legislatore persegue l'obiettivo di “valorizzare e promuovere, in Italia e all'estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale e le radici culturali nazionali”. L'obiettivo è ambizioso: il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito la nuova legge "un provvedimento storico, che segna una svolta nella politica industriale del Paese, intervenendo a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti."
La nuova legge, secondo quanto dichiarato dal Governo che ne ha proposto e promosso l'adozione, è diretta a valorizzare, promuovere e tutelare, in Italia e all'estero, le eccellenze italiane, quali fattori identitari e di crescita dell'economia.
Si tratta di un intervento organico per la promozione del Made in Italy che segna, in un certo senso, un cambio di passo rispetto a precedenti normative anch'esse dirette a tutelare le produzioni nazionali.
Lo Speciale di QuotidianoPiù intende fornire un quadro organico della disciplina nazionale del Made in Italy, ospitando non solo interventi diretti ad illustrare le principali misure previste della nuova normativa, ma anche approfondimenti in merito alla normativa doganale, sia europea (Codice doganale unionale – CDU, reg.to UE n. 952/13, e regolamento delegato – RD, n. 2446/2015) che nazionale, così come alla normativa contenuta nella legge n. 350/2003 (art. 4, comma 49), nel cui ambito si innestano alcune delle novità normative introdotte dal legislatore del 2023.
Lo Speciale si compone delle seguenti sezioni, che corrispondono ciascuna ad un raggruppamento delle nuove misure operato secondo una classificazione delle stesse alla luce della loro portata e del settore di intervento: prodotti Made in Italy; misure di sostegno; proprietà intellettuale; misure di settore; nuove tecnologie.
Riservando l'analisi puntuale dei singoli temi a successivi commenti nell'ambito dello Speciale, anche a seguito dell'approvazione delle diverse disposizioni attuative a cui rimanda la nuova legge, di seguito una visione d'insieme degli argomenti che verranno trattati nelle singole sezioni dello Speciale.
Prodotti Made in Italy
La sezione conterrà contributi, arricchiti da illustrazioni di casi concreti, relativi alla definizione e tutela dei prodotti di origine italiana, a partire da un'analisi dei requisiti previsti dalla normativa europea in materia doganale richiamata dall'art. 1 della legge n. 206/2023. Verrà trattato il contrassegno Made in Italy previsto dell'art. 41 della legge, analizzandone le modalità di utilizzo ed il rapporto con la dicitura “Made in Italy”. La sezione ospiterà approfondimenti in merito alle sanzioni amministrative e penali conseguenti alla violazione delle norme sulle indicazioni di origine dei prodotti. Verranno infine fornite istruzioni operative per l'esportazione dall'Italia e l'accesso ai mercati extra UE.
Misure di sostegno
La sezione conterrà contributi finalizzati ad illustrare le agevolazioni di carattere generale destinate alle imprese italiane.
Una prima misura di carattere generale è contenuta nell'art. 4 della legge che istituisce il “Fondo nazionale del made in Italy”.
Si tratta di un Fondo di Fondi – che, quanto alla sua struttura, sembra richiamare l'analoga iniziativa denominata “Ripresa e Resilienza Italia” promossa nell'ambito del PNRR – chiamato a “sostenere la crescita, il sostegno, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali” e con una dotazione, complessiva per il 2023 e il 2024, di 1 miliardo di euro.
Altri interventi di carattere generale che costituiranno oggetto di approfondimenti nello Speciale riguardano:
a) l'adozione di incentivi alla brevettazione e all'implementazione delle invenzioni a start-up innovative e microimprese mediante la reintroduzione anche per l'anno 2024 del “Voucher 3I - Investire In Innovazione” con uno stanziamento di 9 milioni di Euro (art. 6 della legge);
b) l'istituzione, nell'ambito del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), del “Fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande spiritose” con la connessa tutela giuridica delle indicazioni geografiche denominate “II.GG.” (art. 37 della legge);
c) la creazione, presso il MASAF, del Fondo per i distretti del prodotto tipico italiano, con la dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Proprietà intellettuale
La legge sul Made in Italy contiene diverse misure e interventi che riguardano a vario titolo la proprietà intellettuale; in questo ambito lo Speciale approfondirà in particolare l'adozione, prevista dall'art. 7 della legge, di misure di salvaguardia dei marchi di “particolare interesse e valenza nazionale”, così come le misure adottate al fine di promuovere il patrimonio culturale italiano previste dagli artt. 22 e 23 della legge. Verrà inoltre dedicato spazio anche alle modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale finalizzate all'efficientamento e all'implementazione degli strumenti di contrasto al fenomeno della contraffazione.
Misure di settore
Tra le misure relative a specifici settori merceologici e produttive adottate dalla legge, nello Speciale verranno analizzate in particolare quelle relative
(a) alle imprese culturali e creative, cui il legislatore ha dedicato ampio risalto introducendo la definizione di impresa culturale e creativa e predisponendo, tra l'altro, l'istituzione presso il Ministero della cultura (MIC) dell'albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale,
(b) alle imprese dell'industria tessile e della moda e
(c) alle imprese della ristorazione italiana che operano all'estero.
Nuove tecnologie
Particolare rilievo verrà dato nello Speciale agli interventi normativi finalizzati ad incentivare il ricorso alle nuove tecnologie a tutela delle filiere produttive: da un lato, infatti, le nuove norme autorizzano la spesa di 30 milioni di euro per la ricerca, lo sviluppo e l'utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti; dall'altro, viene altresì autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per la promozione della transizione digitale dell'industria e dell'artigianato, mediante l'utilizzo di ambienti virtuali immersivi e interattivi utili alle imprese, in sinergia con i servizi abilitanti dell'intelligenza artificiale.