lunedì 20/11/2023 • 11:35
L’INPS, con Circ. 17 novembre 2023 n. 92, riepiloga la gestione degli adempimenti non prescritti a causa dell’inapplicabilità, fino al 31 dicembre 2023, dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute dalle PA alla Gestione dipendenti pubblici per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018 e alla Gestione separata.
redazione Memento
Con Circ. 17 novembre 2023 n. 92, l’INPS riepiloga la gestione degli adempimenti non prescritti a causa dell’inapplicabilità, fino al 31 dicembre 2023, dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute dalle PA alla Gestione dipendenti pubblici per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018 e delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovute alla Gestione separata.
Chi sono i soggetti beneficiari?
Le PA di seguito elencate:
1. le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative. Sono da comprendere nell’ambito degli istituti e scuole di ogni ordine e grado le Accademie e i Conservatori statali;
2. le aziende e le Amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo;
3. le Regioni, le Province, i Comuni, le Unioni dei Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni;
4. le istituzioni universitarie;
5. gli Istituti autonomi case popolari;
6. le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
7. gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
8. le Amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale;
9. l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN);
10. le Agenzie di cui al D.Lgs. 300/99;
11. le aziende sanitarie locali, le aziende sanitarie ospedaliere e le diverse strutture sanitarie istituite dalle Regioni con legge regionale nell’ambito dei compiti di organizzazione del Servizio sanitario nazionale attribuiti alle medesime;
12. gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza (IPAB), le aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP) istituite dalle Regioni a seguito del processo che ha condotto alla trasformazione delle ex IPAB in ASP o in persone giuridiche di diritto privato senza scopo di lucro;
13. la Banca d’Italia, la CONSOB e, in linea generale, le Autorità indipendenti, che sono qualificate Amministrazioni pubbliche;
14. le Università non statali legalmente riconosciute qualificate enti pubblici non economici dalla giurisprudenza amministrativa e ordinaria.
Gestione dipendenti pubblici
Per le sole PA elencate è stata prevista l’inapplicabilità, fino al 31 dicembre 2023, dei termini di prescrizione delle contribuzioni per le Gestioni previdenziali esclusive, tra le quali anche la contribuzione per i fondi per i trattamenti di previdenza amministrati dall'INPS, per i periodi retributivi dal 31 dicembre 2017 fino al 31 dicembre 2018.
Pertanto, le PA potranno continuare a regolarizzare fino al 31 dicembre 2023, con le modalità in uso nella Gestione dipendenti pubblici, le posizioni assicurative, per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018.
Attenzione: si ricorda che la valorizzazione della posizione assicurativa dei lavoratori può avvenire attraverso il flusso UniEmens – ListaPosPA e, fino al termine del corrente anno, tramite l’applicativo “nuova Passweb” limitatamente ai periodi fino al 30 settembre 2012 (fino al 31 dicembre 2013 per i soli iscritti alla CTPS per i quali il MEF è sostituto d’imposta). Tali comunicazioni, se effettuate entro il termine del 31 dicembre 2023 e contenenti tutti gli elementi necessari per la quantificazione della contribuzione dovuta, determinano l’interruzione della prescrizione. |
Gestione separata
In considerazione dell’inapplicabilità fino al 31 dicembre 2023 dei termini di prescrizione, le PA sono tenute a inviare le eventuali denunce dei compensi corrisposti non ancora trasmesse e a effettuare il pagamento della contribuzione dovuta e non versata alla Gestione separata, indipendentemente dal periodo di competenza.
In particolare, si fa riferimento alle denunce e ai versamenti relativi ai compensi effettivamente erogati ai soggetti con i quali sono stati instaurati rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ai titolari di rapporti occasionali autonomi o ai titolari di dottorati e borse di studio, o alle indennità corrisposte per la partecipazione a collegi e commissioni.
Attenzione: le denunce individuali dei compensi corrisposti, laddove trasmesse entro il termine del 31 dicembre 2023, e le comunicazioni di debito inviate dall’Istituto, determinano l’interruzione della prescrizione. |
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