giovedì 09/11/2023 • 11:27
I Consulenti del Lavoro, con la Circ. 7 novembre 2023, pongono una lente d’ingrandimento sulla riforma del lavoro sportivo, in vigore dallo scorso 1° luglio, analizzandone punti di forza e criticità, anche alla luce dei più recenti orientamenti di prassi dell’INPS e dell’Ispettorato.
redazione Memento
La Circolare n. 8 del 7 novembre 2023 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza la riforma del lavoro sportivo, in vigore dal 1° luglio 2023, e disciplinata dal decreto correttivo (D.Lgs. 36/2021). Il contributo dei Consulenti si propone come una bussola per orientarsi tra le disposizioni integrative e correttive apportate con i D.Lgs. 163/2021 e 120/2023 e i recenti provvedimenti di prassi INPS, INAIL e INL.
“Una disciplina speciale” che ha lo scopo di fornire un quadro unitario di regole applicabili ai rapporti di lavoro nel settore sportivo, “ancorato in precedenza alle regole ordinarie applicabili in materia di lavoro subordinato e autonomo”.
Il documento della Fondazione Studi analizza le principali novità sul tema, dalla definizione di lavoratore sportivo, contenuta agli artt. 2 e 25 del D.Lgs. n. 36/2021 alla distinzione tra professionismo e dilettantismo e i relativi rapporti di lavoro; dalla disciplina relativa all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e i relativi chiarimenti ed istruzioni dell'INAIL con la recente circolare n. 46 del 27 ottobre 2023 alla tutela assicurativa e previdenziale. Ma anche prestazioni dei volontari e collaborazioni amministrativo-gestionali.
Un capitolo viene dedicato agli adempimenti, vale a dire alle comunicazioni obbligatorie nel settore dilettantistico e alla tenuta del Libro Unico del Lavoro, adempimento ulteriore previsto per le co.co.co. e i lavoratori subordinati.
A corredo, tabelle con le scadenze dei versamenti e gli adempimenti contributivi per gli sportivi dilettanti e per gli sportivi professionisti e le aliquote contributive applicabili ai lavoratori sportivi (area dilettantismo) iscritti alla Gestione separata.
Si tratta, quindi, di una riforma di ampia portata in cui un ruolo centrale viene affidato ai professionisti, Consulenti del Lavoro in primis, che potranno suggerire agli operatori di settore l'inquadramento contrattuale più opportuno e suggerire le modifiche organizzative necessarie per far in modo che il rapporto di lavoro si svolga coerentemente con la tipologia contrattuale formalizzata tra le parti.
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