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giovedì 09/11/2023 • 15:00

Speciali DDL DI BILANCIO

Imposta sul valore aggiunto: le misure previste dalla Manovra 2024

I principali interventi del DDL di bilancio 2024, che si collocano in uno scenario macroeconomico di incertezza, sono diretti al sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti, alle famiglie numerose e alla genitorialità. Nell’ambito delle misure fiscali quali sono le novità relative all’IVA?

di Marco Peirolo - Dottore commercialista e componente della Commissione IVA e altre imposte indirette CNDCEC

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  • Tempo di lettura 6 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Il DDL di bilancio 2024 si colloca in uno scenario macroeconomico di incertezza che risente del rallentamento del quadro macroeconomico registrato negli ultimi mesi dell'anno e del deterioramento delle prospettive di crescita a livello globale, determinate anche delle tensioni geopolitiche oltreché da una dinamica dei prezzi ancora sostenuta che incide sensibilmente sul potere di acquisto delle famiglie e sulla competitività delle imprese.

In questo scenario, l'impostazione della politica di bilancio si mantiene prudente cercando di coniugare il giusto equilibrio tra l'esigenza di fornire il sostegno necessario all'economia nell'immediato attraverso misure mirate e l'obiettivo di assicurare sia il rientro del deficit al di sotto della soglia del 3% del PIL sia un percorso di riduzione graduale e duraturo del rapporto debito/PIL.

I principali interventi previsti nell'ambito della manovra di finanza pubblica sono diretti in larga misura:

  • alla riduzione della pressione fiscale e al sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti;
  • alle famiglie numerose e al sostegno della genitorialità;
  • al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici;
  • al rifinanziamento del servizio sanitario nazionale;
  • al potenziamento degli investimenti pubblici e privati.

Principali novità in materia di IVA

Una prima novità attiene all'aliquota applicabile ai prodotti per l'alimentazione infantile, pannolini e seggiolini per auto. Dal 2024, infatti, i seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli saranno soggetti all'aliquota IVA ordinaria del 22%, anziché all'aliquota del 5% applicabile fino al 31 dicembre 2023, mentre, per i pannolini per bambini, l'aliquota IVA passerà dal 5% al 10%.

Non saranno, invece, più soggetti all'aliquota del 5%, ma a quella del 10%, il latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto, gli estratti di malto, le preparazioni per l'alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, anche addizionate di cacao in misura inferiore al 50% in peso (v.d. ex 19.02).

La diversa misura dell'imposta, per i beni di cui sopra, discende, da un lato, dall'abrogazione del n. 1-sexies) della Parte II-bis della Tabella A, allegata al DPR 633/72 e, dall'altro, dalla sostituzione del n. 65) della Parte III della stessa Tabella A.

Un'ulteriore novità riguarda i prodotti per la protezione dell'igiene intima femminile, dato che, dal 2024, i prodotti assorbenti e i tamponi per la protezione dell'igiene femminile, nonché le coppette mestruali, saranno soggetti all'aliquota IVA del 10% e non più a quella del 5% applicabile fino al 31 dicembre 2023. La modifica è dovuta, da un lato, all'abrogazione del n. 1-quinquies) della Parte II-bis della Tabella A, allegata al DPR 633/72 e, dall'altro, all'introduzione del nuovo n. 114-bis) nella Parte III della stessa Tabella A.

Al fine di sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e potenziare il rilancio a livello internazionale dell'attrattività turistica italiana, il DDL di bilancio 2024 amplia l'ambito applicativo dello sgravio IVA previsto per le cessioni di beni destinati all'uso personale o familiare dei viaggiatori extracomunitari da trasportare nei bagagli personali al di fuori della UE, riducendo da 154,94 a 70 euro l'ammontare complessivo delle cessioni, comprensivo dell'IVA, che può fruire dell'agevolazione prevista dall'art. 38-quater DPR 633/72.

Il nuovo limite monetario si applica allo sgravio dell'IVA riconosciuto dal dettagliante italiano in sede di cessione, emettendo fattura elettronica con il sistema OTELLO 2.0 senza applicazione dell'imposta, che quindi deve essere scorporata dal prezzo di vendita, oppure con rimborso successivo dell'imposta all'acquirente straniero a cura del dettagliante o tramite una società di “tax refund”.

Ad essere ampliato è anche l'ambito oggettivo dell'obbligo di versamento dell'IVA con il modello F24 per l'immatricolazione o la successiva voltura di autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi, nuovi o usati, introdotti in Italia dalla Città del Vaticano e dalla Repubblica di San Marino.

Quali sono le altre novità sull'IVA

Anche per i veicoli in esame si applicano le disposizioni dell'art. 1 c. 9 e 9-bis DL 262/2006, per cui il versamento dell'IVA dovuta sulla prima cessione interna, ai fini dell'immatricolazione o della successiva voltura dei veicoli, deve avvenire utilizzando il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” con l'indicazione, per ciascun mezzo di trasporto, del tipo di veicolo, del numero di telaio e dell'ammontare dell'IVA assolta, con divieto di compensazione “orizzontale”. Con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate saranno definite le relative modalità e i termini di attuazione.

Infine, rafforzando ulteriormente le misure introdotte dalla L. 197/2022 sulle partite IVA abusive, il DDL di bilancio 2024, con il nuovo comma 15-bis.3 all'art. 35 DPR 633/72, stabilisce che gli effetti del provvedimento di cessazione della partita IVA di cui al comma 15-bis.2 si applicano anche in caso di notifica, da parte dell'Ufficio, del provvedimento che accerta la sussistenza dei presupposti per la cessazione della partita IVA nei confronti dei contribuenti che, nei 12 mesi precedenti, abbiano comunicato la cessazione dell'attività.

In pratica, a seguito della comunicazione della chiusura della partita IVA, è possibile richiedere l'apertura di una nuova partita IVA come imprenditore individuale, lavoratore autonomo o rappresentante legale di società, associazione o ente, con o senza personalità giuridica, solo previo rilascio di polizza fideiussoria o fideiussione bancaria per la durata di 3 anni dalla data del rilascio e per un importo non inferiore a 50.000 euro.

Qualora siano state commesse violazioni fiscali prima dell'emanazione del provvedimento di cessazione della partita IVA, l'importo della fideiussione deve essere pari alle somme (comprensive di imposta, sanzioni, interessi ed eventuali oneri accessori) ancora dovute, se superiori a 50.000 euro È prevista, in ogni caso, l'applicazione della sanzione amministrativa di 3.000 euro.

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