Affrancamento utili e riserve: il commento di Assonime

Con il DM del 26 giugno 2023 sono state adottate le norme di attuazione della disciplina di affrancamento degli utili/riserve di utili di fonte estera introdotta dalla legge di bilancio 2023 (art. 1, commi, 87-95 L. 197/2022).

Si ricorda che il 27 giugno 2023 il Consiglio dei Ministri aveva previsto la possibilità di differimento, dal 30 giugno al 30 settembre 2023, del termine per il versamento dell'imposta sostitutiva relativa agli utili e alle riserve di utili distribuite da società estere a soci fiscalmente residenti in Italia. Purtroppo tale misura non ha avuto seguito.

Con la circolare dell'11 luglio 2023 n. 21, Assonime ha commentato il DM del 26 giugno 2023 descrivendo:

• ambito soggettivo;
• ambito oggettivo;
• modalità di esercizio dell'opzione;
• effetti dell'affrancamento;
• affrancamento con rimpatrio degli utili esteri.

Nel dettaglio, Assonime precisa che per quanto il decreto sia stato emanato a pochi giorni dalla scadenza del termine ordinario per il versamento dell'imposta sostitutiva, l'opzione è comunque esercitabile in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2022 assolvendo l'imposta entro il 31 luglio 2023 con la maggiorazione dello 0,40% ovvero anche successivamente in sede di ravvedimento operoso.

Il decreto era molto atteso dagli operatori che avevano l'esigenza di conoscere tutti gli aspetti del regime di affrancamento per poter compiere, consapevolmente, un'analisi di convenienza e decidere se avvalersene o meno.

Infine, con la circolare in oggetto, Assonime:

• commenta i passaggi salienti del decreto attuativo che, nel delineare un quadro dettagliato ed esaustivo del meccanismo di funzionamento del regime opzionale, tiene conto di molte delle questioni tecniche e delle soluzioni auspicate nella circolare Assonime n. 5 del 2023;
• sottolinea di aver auspicato che il legislatore intervenisse per prorogare anche i termini ordinari di versamento, in modo da non far ricadere sulle imprese le conseguenze della tardiva emanazione del decreto, consentendo a tutti gli operatori di effettuare il versamento, dopo avere avuto il tempo di prendere cognizione delle disposizioni attuative, senza dover corrispondere maggiorazioni o sanzioni di sorta. In effetti, si pensava ad un possibile inserimento di una proroga nel d.l. n. 79 del 28 giugno 2023. L'iniziativa, però, non ha purtroppo avuto seguito.