giovedì 15/12/2022 • 06:00
Ridurre i tempi di sdoganamento, snellendo gli adempimenti per gli operatori, grazie al coordinamento degli ambienti nazionali dello Sportello unico doganale e i sistemi non doganali dell'UE: è questo l'obiettivo del nuovo Sportello unico dell'Unione europea per le dogane, istituito con il Reg. UE 2399/2022, che fornisce un sistema integrato di servizi elettronici interoperabili a livello nazionale e unionale, attraverso il sistema di scambio dei certificati EU CSW-CERTEX.
Lo Sportello unico europeo consente di superare la frammentazione derivante dalla suddivisione di competenze fra le autorità vigilanti sugli scambi internazionali, potenziando lo scambio di informazioni tra gli Stati membri.
Al via lo Sportello unico dell'Unione europea per le dogane
Il Reg. UE 2399/2022 ha istituito lo Sportello unico dell'Unione europea per le dogane, un nuovo sistema integrato di servizi elettronici interoperabili a livello nazionale e UE. Lo Sportello consentirà alle autorità doganali e alle altre amministrazioni vigilanti sulle operazioni internazionali di scambiare le informazioni richieste per lo sdoganamento e di operare un controllo automatizzato ed efficiente.
Gli scambi internazionali richiedono procedure complesse che coinvolgono non soltanto l'Agenzia delle dogane, ma anche numerose altre autorità in diversi settori, per l'esecuzione di operazioni propedeutiche o contestuali allo sdoganamento. È il caso, per esempio, dei controlli sanitari e fitosanitari, degli standard a tutela dell'ambiente o dei riscontri necessari per l'importazione di beni culturali. Documenti sanitari, certificati di ispezione, licenze, autorizzazioni dual use e certificati Cites devono, infatti, essere rilasciati da diverse autorità vigilanti.
Il mancato allineamento tra le procedure doganali dell'Unione europea e gli adempimenti funzionali ad altri interessi pubblici (tutela dei consumatori, dell'ambiente, pace e sicurezza) comporta obblighi dichiarativi complessi e onerosi per gli operatori, dando vita a procedure poco efficienti e dispersive e generando costi aggiuntivi per gli operatori economici. Lo stesso regolamento europeo riconosce che l'assenza di interoperabilità dei sistemi utilizzati dalle autorità doganali e dalle altre amministrazioni interessate nelle procedure di sdoganamento costituisce un grave ostacolo ai progressi per il completamento del mercato unico digitale in termini di controlli doganali (considerando n. 2, Regolamento UE 2022/2399).
Il nuovo Sportello unico UE consente di superare la segmentazione dei controlli doganali dovuta alla suddivisione di competenze tra le diverse amministrazioni coinvolte nello sdoganamento, garantendo il coordinamento telematico di tutti i procedimenti connessi all'import e all'export.
Attuazione dei principi internazionali e unionali
Lo Sportello unico doganale consente agli operatori di presentare tutta la documentazione necessaria per lo sdoganamento attraverso un'unica piattaforma, dando attuazione alle principali raccomandazioni emanate a livello internazionale in materia di facilitazione del commercio.
Tra gli obiettivi del legislatore internazionale e unionale vi sono, infatti, la trasmissione delle informazioni da parte degli operatori economici una sola volta (once only) attraverso un'unica interfaccia (single window) e la necessità di eseguire i controlli contemporaneamente e nello stesso luogo (one stop shop).
Il principio secondo cui la merce dovrebbe essere soggetta a un'unica dichiarazione doganale, comprensiva di tutti i dati richiesti anche da altre amministrazioni, e poi ricevere, se necessario, un unico stop per l'effettuazione di tutte le verifiche necessarie (c.d. one stop shop o single window), è previsto a livello internazionale dal Trade facilitation Agreement del WTO e, a livello europeo, dal Codice doganale dell'Unione (Reg. UE 952/2013, in prosieguo Cdu), che assegna un importante ruolo di coordinamento all'Agenzia delle dogane.
Realizzare un sistema che rappresenti un unico front office con l'operatore è anche uno dei principi guida del codice doganale dell'Unione europea (Reg. UE 952/2013, Cdu). In particolare, la normativa doganale unionale riconosce alla Dogana il ruolo di “guida nella catena logistica”. Secondo l'art. 3 CDU, le autorità doganali hanno “la responsabilità primaria della supervisione degli scambi internazionali dell'Unione in modo da contribuire al commercio leale e libero, all'attuazione degli aspetti esterni del mercato interno, della politica commerciale comune e delle altre politiche dell'Unione comuni riguardanti il commercio e alla sicurezza dell'intera catena logistica”.
Il Cdu prevede, inoltre, che “l'operatore economico debba fornire le informazioni una volta sola e che le merci siano controllate da tali autorità allo stesso momento e nello stesso posto” (considerando n. 20).
Tra gli obiettivi del Cdu vi è, infatti, una più intensa utilizzazione delle tecnologie dell'informazione, l'adozione di modalità comunicative tra dogane ed imprese ispirate all'ottica del dialogo, della collaborazione e del partenariato ed un maggiore coordinamento degli organismi che intervengono in sede di controllo delle merci.
Il nuovo sistema elettronico di scambio dei certificati e il coordinamento degli ambienti nazionali
Nell'ambito del nuovo Sportello doganale UE, il sistema EU CSW-CERTEX consentirà lo scambio elettronico dei certificati e delle informazioni relative allo sdoganamento, favorendo il coordinamento dei diversi ambienti nazionali. Tra gli obiettivi del legislatore UE vi è, infatti, quello di collegare tra loro i diversi Sportelli doganali e i sistemi non doganali che gestiscono determinati standard adottati dagli Stati membri.
Lo Sportello doganale UE favorirà, quindi, lo scambio di informazioni tra i diversi Stati membri, anche con funzioni di prevenzione e di contrasto alle frodi.
Il ruolo dello Sportello unico doganale e dei controlli
A livello nazionale, sarà oggetto di coordinamento il Sudoco (Sportello unico doganale e dei controlli), adottato in attuazione del PNRR per potenziare la competitività della rete logistica nazionale.
Il Sudoco uniforma il sistema dei controlli sui prodotti in entrata e in uscita dal territorio nazionale, garantendo l'interoperabilità tra le amministrazioni coinvolte nelle operazioni di import-export. Attraverso il Sudoco, infatti, gli operatori, che possono trasmettere tutte le informazioni relative alla merce in una sola volta, attraverso un'unica piattaforma, concentrando tutte le verifiche contemporaneamente nello stesso luogo.
A oggi, il Sudoco è stato avviato operativamente presso il Porto di La Spezia, dove è attivo dal mese di novembre 2022.
Fonte: Reg. UE 2399/2022
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