Ricerca scientifica: quali attività sono di particolare interesse sociale?

La particolarità dell'interesse sociale nella ricerca scientifica

Tra le attività, indicate dall'art. 5 D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore o CTS), che possono essere svolte dagli Enti del Terzo Settore (ETS) è ricompresa la ricerca scientifica di particolare interesse sociale.

Nell'ambito di tale settore, quindi, l'aggettivo “particolare” deve qualificare la ricerca scientifica, affinché possa rientrare nel novero delle attività di interesse generale che in via esclusiva o principale devono essere esercitate dagli ETS.

Non appare sufficiente un generico riferimento all'“interesse sociale”, ma è necessaria la “particolarità”, riferita all'oggetto della ricerca.

Si precisa che l'interesse sociale inerisce a tutte le azioni che mirano a produrre un beneficio che va a vantaggio della società ovvero un beneficio sociale. Nel caso della ricerca scientifica il beneficio sociale deve essere diretto alla collettività attraverso la tutela dei principi costituzionali.

Fiscalità agevolata per la ricerca scientifica degli Enti del Terzo Settore

Il Codice del Terzo Settore è risultato particolarmente innovativo, in quanto ha introdotto una disciplina fiscale unitaria per tutti gli ETS.

L'attività di interesse scientifico di particolare interesse sociale esercitata dagli ETS è considerata non commerciale, purché l'ETS reinvesta tutti gli utili nelle attività di ricerca e nella diffusione gratuita dei loro risultati e non vi sia alcun accesso preferenziale da parte di altri soggetti privati alle capacità di ricerca dell'ente medesimo nonché ai risultati prodotti (art. 79 CTS).

Il favor riconosciuto dal Codice nei confronti della ricerca scientifica è di particolare evidenza, dal momento che gli ETS che svolgono tali attività non devono dimostrare, affinché siano considerate di natura non commerciale, che siano effettuate a titolo gratuito o dietro versamento di corrispettivi che non superano i costi effettivi, così come, invece, è previsto per le altre attività di interesse generale.

La definizione di ricerca scientifica di particolare interesse sociale

L'art. 79 del Codice del Terzo settore rinvia, per circostanziare l'ambito della ricerca scientifica di particolare interesse sociale, al DPR 135/2003, il quale elenca le seguenti attività:

1. prevenzione, diagnosi e cura di tutte le patologie dell'essere umano;
2. prevenzione e limitazione dei danni derivanti da abuso di droghe;
3. studio delle malattie ad eziologia di carattere ambientale;
4. produzione di nuovi farmaci e vaccini per uso umano e veterinario. In tal caso deve farsi riferimento allo sviluppo e non solo alla produzione dei farmaci.
5. metodi e sistemi per aumentare la sicurezza nella categoria agroalimentare e nell'ambiente a tutela della salute pubblica;
6. riduzione dei consumi energetici;
7. smaltimento dei rifiuti;
8. simulazioni, diagnosi e previsione del cambiamento climatico;
9. prevenzione, diagnosi e cura di patologie sociali e forme di emarginazione sociale;
10. miglioramento dei servizi e degli interventi sociali, sociosanitari e sanitari.

Nuove attività di interesse scientifico

La ricerca scientifica tende sempre allo sviluppo e, di pari passo, anche l'interesse sociale di tipo particolare, è connotato da una elasticità e fluidità nel tempo e nello spazio.

Pertanto, nuove possono essere le esigenze sociali e, quindi, anche le correlative ricerche scientifiche. Tale fluidità è stata prevista nello stesso Codice del Terzo Settore, in quale, all'art. 5, comma 2, secondo cui l'elenco delle attività di interesse generale può essere aggiornato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, tenuto conto delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e dei principi costituzionali alla base della disciplina relativa agli ETS.

Il Ministero del Lavoro considera, quindi, attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale anche quella sviluppata negli ambiti indicati dall'art. 5 del Codice del Terzo settore, quali:

• ricerche su supporti a prese di decisione di persone con disabilità intellettiva e percorsi per la loro autonomia
• ricerche su modelli di relazione tra ETS e tra ETS e istituzioni e in genere su modelli di funzionamento del sistema terzo settore quali reti, amministrazione condivisa
• ricerca su origine dei fenomeni migratori
• ricerche su promozione e tutela dei diritti umani, prevenzione sanitaria e prevenzione legata ai corretti stili di vita
• prevenzione in materia ambientale (in senso ampio), compresa quella relativa al contenimento dell'emissione di Co2
• sviluppo di tecnologie per applicazioni sociali
• ambientale (in senso ampio: salvaguardia del pianeta)
• tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturalistico
• tutela dei diritti civili e politici delle persone
• sociale e sociologico
• ricerca su modelli economici e di analisi di impatto in grado di integrare le dimensioni sociale, ambientale e della soddisfazione di vita
• responsabilità sociale dei social media e del loro utilizzo.