lunedì 11/07/2022 • 06:00
Secondo la Cassazione un fondo extra UE, che ha subito la ritenuta convenzionale del 15% sui dividendi pagati da citazione della società italiane, ha diritto al rimborso del differenziale rispetto all'aliquota del 12,5% applicabile in ambito domestico.
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La serie di sentenze gemelle della Cassazione depositate il 6 luglio 2022 (n. 21454, n. 21475, n. 21479, n. 21480, n. 21481 e n. 21482) è certamente destinata a lasciare un segno profondo nella interpretazione del diritto tributario unionale e internazionale. Vediamo in particolare quanto disposto nella della Cass. 6 luglio 2022 n. 21454. La Suprema Corte sancisce che, anche nei confronti di soggetti non residenti nella UE, il giudice italiano ha l'obbligo interpretare le norme domestiche e le convenzioni contro le doppie imposizioni alla luce dei principi UE e attraverso una interpretazione adeguatrice che deve scongiurare che dette norme violino il principio della libera circolazione dei capitali sancito dall'art. 63 TFUE.
La Cassazione è esemplare quanto a chiarezza dei contenuti e percorso logico-argomentativo, nonostante la complessità e l'incertezza che caratterizzano i temi trattati. Con il parere favorevole dell'Avvocato Generale, la sentenza cassa (in modo severo) la pronuncia della CTR Abruzzo 13 giugno 2019 n. 572, che era favorevole all'AE.
Caso
Il giudizio risolto dalla Cassazione nella sentenza Cass. 6 luglio 2022 n. 21454 era stato promosso da un fondo d'investim...
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