lunedì 27/06/2022 • 14:27
La Commissione europea ha autorizzato la misura della Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2022, in virtù di una deroga temporanea alla disciplina europea sugli Aiuti di Stato, giustificata dalle ripercussioni economiche del conflitto in Ucraina.
redazione Memento
Dalla Commissione europea arriva l'autorizzazione per la proroga della Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2022.
Cosa prevede la misura della Decontribuzione Sud?
La misura è stata introdotta con il c.d. Decreto Agosto (art. 27 DL 104/2020 conv. in L. 126/2020) per riconoscere ai datori di lavoro privati un esonero dal versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai medesimi, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
L'esonero è concesso ai datori di lavoro con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente la cui sede di lavoro sia situata in regioni che nel 2018 presentavano congiuntamente:
Le regioni interessate sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia (regioni con PIL inferiore al 75% della media EU27) e Abruzzo, Molise e Sardegna (regioni con PIL tra il 75% e il 90% della media EU27).
Dall'agevolazione sono esclusi il settore agricolo e i contratti di lavoro domestico.
Come funziona?
Ai datori di lavoro privati è riconosciuta un'agevolazione le cui percentuali variano a seconda delle annualità delle contribuzioni:
Questa tipologia di esonero non prevede un massimale nell'importo per singolo lavoratore/lavoratrice.
Per quale motivo è stata introdotta l'agevolazione?
L'agevolazione è stata introdotta e pensata con l'obiettivo:
Quali sono gli effetti della proroga?
L'autorizzazione è stata concessa in deroga temporanea alla disciplina europea sugli Aiuti di Stato, giustificata dalle ripercussioni economiche del conflitto in Ucraina.
La proroga consentirà alle imprese che operano nel Mezzogiorno di risparmiare una quota pari al 30% dei contributi da versare, che sarà a carico dello Stato.
La scadenza della misura, prevista precedentemente per il 30 giugno 2022 (essendo la stessa legata all'autorizzazione del Quadro Temporaneo degli Aiuti di Stato), è attualmente prevista per il 31 dicembre 2022.
Il parere del Governo italiano e di Bruxelles
Come spiegato dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, “è una decisione che riconosce gli sforzi del governo per migliorare le condizioni economiche del Sud Italia, ridurre i divari tra le varie aree del Paese e promuovere investimenti e occupazione nelle regioni meridionali".
La richiesta di proroga avanzata dal Governo è stata giudicata dalla Commissione europea "necessaria, appropriata e proporzionale" rispetto alle difficoltà create dall'invasione russa in Ucraina al sistema produttivo del Sud Italia.
Qui, infatti, gli effetti negativi rischiano di essere aggravati dal maggior impatto del costo dell'energia sul sistema produttivo, rispetto al Centro-Nord, accentuando la fragilità dell'economia meridionale con effetti duraturi sui divari territoriali.
Cosa aspettarsi per il futuro?
Per il futuro, permane la volontà del Governo italiano di esplorare ogni strada per rendere la Decontribuzione Sud una misura strutturale, che sostenga lo sviluppo del Sud in un arco pluriennale.
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