mercoledì 26/02/2025 • 06:00
I contribuenti-debitori decaduti dalla rottamazione-quater per non aver rispettato l'originario piano dei pagamenti rateali, entro il 30 aprile 2025 potranno essere riammessi alla procedura per non perderne i relativi benefici. Lo prevede la L. 15/2025 di conversione del DL Milleproroghe pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025.
Con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe (L. 15/2025 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025) il Legislatore ha optato per una riapertura della rottamazione-quater dedicata ai contribuenti che, avendo tempestivamente presentato le istanze entro il 30 giugno 2023 per rottamare le cartelle con carichi di ruolo posti in riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, ne sono decaduti per non avere rispettato il piano dei pagamenti rateali.
In particolare, si tratta di una possibile remissione in bonis solo per coloro che non hanno versato tempestivamente o integralmente una delle prime sei rate previste dall’originario piano di ammortamento della rottamazione-quater - la cui settima rata, invece, dovrà essere versata entro il 28 febbraio 2025 (quindi entro il 5 marzo 2025 con i giorni di tolleranza previsti dalla legge) dai debitori ancora in regola con i pagamenti.
I contribuenti decaduti dalla rottamazione quater alla data del 31 dicembre 2024 possono essere riammessi presentando apposita domanda entro il 30 aprile 2025 secondo le modalità esclusivamente telematiche che che saranno pubblicate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Entro il 30 giugno 2025, l'AdR invierà ai richiedenti una comunicazione con l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione agevolata, nonchè quello delle singole rate. Alle somme dovute si applicheranno gli interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023.
Sembra così essere stata accantonata l’introduzione della tanto attesa rottamazione-quinquies che, almeno per il momento, il Legislatore ha deciso di non varare: nessuna nuova sanatoria dunque è prevista per le cartelle di pagamento relative a carichi di ruolo posti in riscossione dal 1° luglio 2022 in poi e per tutti coloro che, continuando a trovarsi in difficoltà economico-finanziaria, sperano ancora in un nuovo provvedimento di Pace fiscale che possa concedere termini e modalità di pagamento ancora più vantaggiose e sostenibili. In ogni caso, il dibattito politico sul tema prosegue: per capire se verrà introdotta o meno anche la nuova rottamazione sarà necessario attendere i provvedimenti fiscali che nei prossimi mesi saranno approvati.
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Paola Pisano
- Dottore commercialista in CagliariRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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