giovedì 09/01/2025 • 06:00
In tema di enti locali, la Legge di Bilancio modifica la nozione di pareggio di bilancio, indicando dal 2025 il rispetto di un saldo non negativo tra entrate e spese di competenza finanziaria del bilancio. Inoltre, sono previste nuove sanzioni per i ritardi del rendiconto.
La Legge di Bilancio 2025 contiene alcune novità in materia di enti locali (art. 1 c. 792-793 L. 207/2024); tra le principali vi sono: ulteriori restrizioni parte corrente, modifiche al saldo di bilancio e nuove sanzioni per i ritardi nella presentazione del rendiconto.
Ulteriori restrizioni di parte corrente
Per i comuni, ad incremento delle restrizioni già contenute nella Legge di Bilancio 2024, la riduzione dei trasferimenti ammonta a complessivi 430 milioni di euro per il 2025, 460 milioni di euro per il 2026, 2027 e 2028, 440 milioni di euro per il 2029.
Il Ministero pubblicherà entro il 31 gennaio un Decreto con la ripartizione dei tagli a carico dei singoli enti; restano esclusi dai tagli 490 enti in crisi finanziaria.
Gli enti dovranno accantonare in un Fondo non impegnabile della Spesa Corrente le risorse tagliate; il Fondo potrà essere utilizzato nell'esercizio successivo per il finanziamento di investimenti o per il ripiano di disavanzi.
Analogo taglio è previsto per le Città metropolitane, in misura di ulteriori 10 milioni per il 2025 e ulteriori 50 milioni per gli esercizi 2026, 2027, 2028.
Modifiche al saldo di bilancio
La nozione di pareggio di bilancio introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 viene modificata, indicando dal 2025 l'obbligo di rispetto di un saldo non negativo tra entrate e spese di competenza finanziaria del bilancio, comprensivo dell'avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e degli utilizzi del fondo pluriennale vincolato, al netto delle entrate vincolate e accantonate non utilizzate nel corso dell'esercizio.
Pur essendo una misura più restrittiva della precedente, il controllo del rispetto del pareggio verrà controllato a livello di comparto e non di singolo ente; eventuali sanzioni, in caso di sforamento da parte del comparto (i comparti possono essere identificati in: Comuni; Province; Città Metropolitane; Regioni) saranno applicate ai singoli enti inadempienti.
Nuove sanzioni per i ritardi nella presentazione del rendiconto
Gli enti che invieranno alla BDAP i dati del Rendiconto oltre il termine del 31 maggio subiranno un aumento del 10% dell'obbligo di accantonamento annuale relativo alle restrizioni di parte corrente.
Contributo affidamento minori
Viene stanziato un contributo di parte corrente per le spese relative all'affidamento con sentenza di minori e famiglie in condizioni di fragilità.
La somma di complessivi 100 milioni verrà ripartita entro il 31 marzo con Decreto Ministeriale; il maggior contributo è riservato ai Comuni che hanno un rapporto superiore al 3% tra spese sostenute per gli affidamenti e fabbisogno standard.
Rimodulazione Fondo di Solidarietà Comunale e Fondo Sperimentale di Riequilibrio
Sono previsti incrementi di risorse per i comuni meno dotati secondo gli attuali criteri perequativi; è previsto un'anticipazione di risorse a favore delle Province e delle Città Metropolitane rispetto al riparto previsto per il 2025.
Incremento del Fondo Trasporti Pubblici Locali
Gli enti che esercitano la funzione di Trasporto Pubblico potranno beneficiare di maggiori risorse pari a 120 milioni di euro.
Riduzione dei contributi agli investimenti
Le diverse linee di finanziamento destinate agli investimenti dei Comuni saranno oggetto di riduzione per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro nel quinquennio 2025/2029.
Sono, in particolare, azzerate le linee di contribuzione rivolte ai Comuni fino a 1.000 abitanti ed il Fondo di supporto agli enti sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata.
Le Province e Città Metropolitane subiscono una riduzione dei contributi agli investimenti in materia di rete viaria per 295 milioni di euro.
Personale
Eliminata dal Disegno di Legge la norma che prevedeva una riduzione del 25% del turn over per gli enti territoriali, che resta dunque possibile nella misura del 100%, a partire dal 2025 l'applicazione del D.M. 17 marzo 2020 relativo alle capacità assunzionali non prevede più limitazioni alle percentuali annue di crescita della spesa; resta d'obbligo il solo rispetto dei valori soglia per fascia demografica.
I trattamenti economici accessori di cui all'art. 23, comma 2, D.L. 75/2017 devono essere limitati a benefici di natura assistenziale e di welfare integrativo.
Per gli enti che determinano la capacità assunzionale in base alla regola del turn over viene disposta la liberazione della neutralità finanziaria; le procedure di mobilità attivate in uscita libereranno capacità di assunzione, mentre le procedure di mobilità in entrata saranno effettuate a valere sulla capacità assunzionale.
Modifiche al Canone Unico Patrimoniale
È prevista la possibilità di variare il gettito in aumento con modifica delle tariffe delle occupazioni e delle esposizioni pubblicitarie; il regolamento che disciplina il CUP deve indicare la superfice degli impianti destinati dal Comune alle pubbliche affissioni; il canone relativo agli impianti ubicati su suolo privato può essere ridotto fino al 50%.
Potenziamento riscossione
Si dispone che per maggiore gettito derivante dai recuperi sul quale gli enti devono operare per l'incentivazione agli operatori si intende quello accertato e riscosso complessivamente a seguito dell'attività di recupero tributario, che genera maggiori risorse disponibili nel bilancio comunale rispetto agli adempimenti spontanei del contribuente.
Al fine dell'incentivazione devono dunque essere computate tutte le entrate effettivamente riscosse nell'anno, sia in conto competenza che in conto residui, come risultanti dal rendiconto approvato.
Incremento addizionale diritti di imbarco
A decorrere dal 1° aprile 2025 l'addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri per voli extra – UE è incrementata di 50 centesimi di euro.
L'addizionale compete ai comuni nel cui territorio è situato il sedime aeroportuale, ma limitata agli aeroporti che hanno volume di traffico superiore a 10 milioni di passeggeri/anno nell'anno precedente.
Sostegno ai piccoli comuni in dissesto
Gli enti sotto i 1.000 abitanti godranno di un'anticipazione in misura pari a 25 milioni da destinare all'incremento dell'attivo della massa attiva del dissesto; la norma è limitata agli enti che hanno dichiarato il dissesto a far data dal 1° gennaio 2017 ed hanno aderito alla procedura semplificata. Il riparto avverrà tenendo conto della popolazione residente. La restituzione dell'anticipazione avverrà in dieci anni con tasso di interesse determinato sulla base del rendimento dei BTP a cinque anni.
Fondo straordinario per i servizi sociali
I comuni al di sotto dei 3.000 abitanti che hanno una variazione negativa della popolazione residente superiore al 5% rispetto all'anno 2011, che sono classificati totalmente montani e che sono in procedura di dissesto o di riequilibrio pluriennale potranno godere di maggiori risorse in misura massima di 5 milioni di euro da destinare ai servizi sociali.
Il riparto dei fondi avverrà con decreto del Ministero.
Incrementi per infrastrutture e TPL
Interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento ed ampliamento di infrastrutture pubbliche potranno godere di una dotazione incrementale di 17,5 milioni di euro annui; Regioni e Città Metropolitane, per l'acquisto di autobus ad uso extraurbano potranno utilizzare le risorse stanziate per gli autobus a metano anche per l'acquisto di autobus diesel o ibridi.
Fondo contrasto povertà alimentare
Un Fondo di 0,5 milioni di euro è stanziato per il contrasto della povertà alimentare a scuola; le famiglie che non riescano a provvedere al pagamento delle rette previste per il servizio di ristorazione scolastica nella scuola primaria potranno godere dell'assistenza.
Fondo morosità incolpevole
Lo stato di bisogno connesso alla perdita totale o di una consistente parte della capacità reddituale darà accesso alle risorse stanziate per la morosità nei canoni di locazione dell'abitazione.
Nuovi fondi
Stanziati 0,5 milioni di euro per le attività a favore dei minori coinvolti in percorsi di riabilitazione; 31,9 milioni di euro per l'attuazione di misure ed interventi in materia sociale, sociosanitaria assistenziale, di infrastrutture sportive e culturali; 3 milioni di euro per le iniziative da attuare presso scuole, centri estivi, servizi socioeducativi territoriali, enti religiosi destinate ad attività educative per i minori.
Supporto al pagamento delle rette per asili nido
L'importo percepito come assegno unico universale non sarà più incluso nel calcolo dell'ISEE ai fini della richiesta del bonus per asili nido.
Non è più necessario avere un altro figlio di età inferiore ai 10 anni per beneficiare dell'importo massimo del bonus asilo; il bonus viene concesso con un ISEE fino a 40 mila euro.
Contributo interventi per vulnerabilità sismica
Risorse per 20 milioni di euro per favorire la riduzione della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata che non sia oggetto di contributi per la ricostruzione post calamità.
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Vedi anche
Pubblicata in GU 31 dicembre 2024 n. 305 la Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024). Tra le misure fiscali rilevano l'introduzione dell'IRES premiale e le modifiche al <..
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