lunedì 30/12/2024 • 15:04
I datori di lavoro che conseguono la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2024 possono presentare domanda di esonero contributivo entro il 30 aprile 2025. L’INPS precisa, con Mess. 30 dicembre 2024 n. 4479, che nella domanda dovrà essere indicata correttamente la retribuzione media mensile globale.
redazione Memento
I datori di lavoro in possesso della certificazione della parità di genere possono beneficiare di un esonero dal versamento dell’1% dei contributi previdenziali, nel limite massimo di 50.000 euro annui, come previsto dall’art. 5 Legge 162/2024.
La certificazione della parità di genere
Il beneficio contributivo è riconosciuto solo per il possesso della “Certificazione della parità di genere” rilasciata in conformità alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, dagli Organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del Reg. CE n. 765/2008, mentre la mera presentazione, anche volontaria, del Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile non consente l’accesso all’agevolazione.
Il modulo di istanza
L’INPS, con il Mess. 30 dicembre 2024 n. 4479, ha reso nota la pubblicazione del modulo di istanza online SGRAVIO PAR_GEN, utile per la presentazione delle domande di esonero contributivo per le aziende che conseguono la certificazione entro il 31 dicembre 2024. Le richieste possono essere presentate entro il 30 aprile 2025.
Le informazioni da inserire
La domanda telematica deve contenere le seguenti informazioni:
La retribuzione media mensile globale
L’INPS precisa che la retribuzione media mensile globale, essenziale nel modulo di domanda, si riferisce al cumulo di tutte le retribuzioni medie corrisposte o da corrispondere da parte del datore di lavoro e non alla retribuzione media dei singoli lavoratori.
L’elaborazione delle domande
Le domande rimarranno nello stato “trasmessa” fino alla data di elaborazione massiva, che verrà effettuata solo successivamente alla scadenza del periodo volto all’acquisizione delle istanze, il 30 aprile 2025.
Al termine delle elaborazioni, verrà comunicato, in calce al modulo di istanza online, l’ammontare dell’esonero che potrà essere fruito, ovvero l’1% massimo dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore, nel limite di 50.000 euro annui.
La fruizione dell’esonero
L’esonero potrà essere fruito dal primo mese di validità della certificazione e per l’intero periodo di durata della stessa.
Rinuncia o revoca
In caso di rinuncia o revoca della certificazione della parità di genere, il datore di lavoro interessato provvederà, sotto la propria responsabilità, a comunicarlo tempestivamente all’INPS e a sospendere la fruizione della misura autorizzata.
Le domande già presentate
I datori di lavoro che hanno presentato la domanda di esonero nelle precedenti campagne di acquisizione delle richieste e che sono ancora in possesso della certificazione della parità di genere, non devono ripresentare domanda, in quanto l’esonero è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
I datori di lavoro con certificazione per la parità di genere che vogliono beneficiare di un esonero contributivo devono indicare correttamente la retribuzione media ..
Approfondisci con
La parità di genere non si misura solo rilevando il numero di donne in azienda. Basti pensare che la Certificazione non richiede un numero minimo di donne in azienda. Questa guida pratica vuole esplorare il processo di ..
Dario Ceccato
- Founder Ceccato Tormen & PartnersRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.