sabato 21/12/2024 • 06:00
È una settimana di cifre importanti quella di Natale. Cominciano gli Stati Uniti il 23 con la fiducia dei consumatori che si registra in lieve crescita. Il 27 tocca alla Cina che renderà noti i numeri della produzione industriale in un contesto non troppo favorevole per l’economia di Pechino. Giovedì 26 invece dalla Corea del Sud arriva la seconda stagione di Squid Game, la serie che ha spopolato in tutto il mondo che, come il film «Parasite», ha contribuito a veicolare l’immagine della Corea del Sud come un nuovo Eldorado, ma che necessita di alcuni aggiustamenti in fatto di democrazia.
Andrea Rinaldi
- GiornalistaMaria Elena Zanini
- GiornalistaLunedì 23 dicembre -Fiducia nei consumatori
Oggi Washington diffonde i dati della fiducia dei consumatori americani a dicembre (ore 15), rilevati da un sondaggio su 5mila famiglie. L’ultimo dato di novembre aveva segnalato un incremento dell'indice a 111,7 punti, rispetto ai 109,6 punti del mese di ottobre e contro una salita a 111,8 punti attesa dal consensus. Nonostante i tassi alti, gli Stati Uniti hanno mostrato un sorprendente aumento della fiducia dei consumatori. Un solido mercato del lavoro, unito a un rallentamento dell'inflazione, ha rassicurato il popolo a stelle e strisce. Complice anche l’elezione di Donald Trump alla Presidenza.
Giovedì 26 dicembre - La Corea del Sud, questa sconosciuta
Sintonizzati tutti: oggi Netflix fa uscire la seconda, attesa, stagione di Squid Game. L’acclamata serie è stato uno dei prodotti di punta dell’industria mediatica sudcoreana, che con film premiati anche in Europa, come «Parasite», ha contribuito a veicolare l’immagine della Corea del Sud come un nuovo Eldorado. Rebranding aiutato pure dal boom del turismo, dalla riscoperta dei suoi autori come la Nobel Han Kang. Il golpe flop del presidente Yoon Suk-yeo, però, ha smontato in poche ore l’idillio e restituito al mondo un quadro geopolitico che ha bisogno però ancora di molti aggiustamenti democratici.
Venerdì 27 dicembre - I numeri dell'economia cinese Sarà un appuntamento delicato quello di oggi per Pechino, quando si alzerà il velo sui profitti industriale degli ultimi 12 mesi. A settembre così come a ottobre, il dato (benchmark importante per lo stato di salute dell'economia) aveva registrato una decisa contrazione: I profitti sono scesi del 10% a ottobre rispetto ad un anno prima. A penalizzare i profitti delle imprese hanno contribuito le pressioni inflazionistiche, che si sono prolungate, mentre la domanda si conferma debole per effetto dell'onda lunga della crisi del mercato immobiliare e della crescita dei prezzi, che hanno ridotto il potere d'acquisto delle famiglie ed alimentato la disoccupazione.
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