Il Bonus Natale, indennità fiscale introdotta dall'art. 2 bis DL 113/2024 conv. in Legge 143/2024 e modificata dall'art. 2 DL 167/2024, continua a suscitare dubbi interpretativi e applicativi per i datori di lavoro chiamati ad erogarlo insieme alla tredicesima.
La Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, con l'approfondimento del 28 novembre 2024, integra e aggiorna le FAQ già pubblicate il 12 novembre 2024 sulla gestione del beneficio, anche a seguito della pubblicazione del DL 167/2024 e della Circolare AE 19 novembre 2024 n. 22/E, inserendo anche un fac-simile di dichiarazione sostitutiva.
Il bonus va proporzionato in caso di rapporto di lavoro part-time?
L'indennità spetta in misura intera a prescindere dall'orario del contratto di lavoro.
Come si calcolano le giornate di detrazione nel caso di più rapporti di lavoro part-time inferiori all'anno?
L'indennità matura tenendo conto delle giornate di detrazione di lavoro dipendente ex art. 13 TUIR spettanti nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
È necessario presentare una nuova dichiarazione?
L'indennità è riconosciuta su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto di avervi diritto indicando il codice fiscale del coniuge o del convivente e dei figli. È obbligatorio indicare nella richiesta anche il codice fiscale del convivente.
Nel caso in cui il rateo mensile di tredicesima venga corrisposto mensilmente in busta paga è possibile corrispondere l'indennità? È possibile riconoscerla col cedolino del mese di novembre?
L'indennità è riconosciuta unitamente alla tredicesima senza ulteriori condizioni in merito alla decorrenza.
Quando è possibile procedere alla compensazione dell'indennità erogata nel mese di dicembre?
La compensazione del credito maturato può avvenire a partire dal giorno successivo all'erogazione in busta paga dell'indennità.
Nel caso di figli per i quali non si fruisce delle detrazioni fiscali a seguito dell'introduzione dell'assegno unico è possibile comunque fruire del bonus?
Sì, i figli per i quali non spetta la detrazione ai sensi della lettera c) del comma 1 dell'art. 12 TUIR sono considerati al pari dei figli per i quali spetta tale detrazione.
Nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano il figlio a carico, il bonus a chi spetta?
L'indennità spetta in misura ad uno dei due coniugi che ne farà richiesta. L'altro non potrà effettuare alcuna richiesta al datore di lavoro.
Il lavoratore dipendente che ha un figlio di 25 anni ma la cui detrazione fiscale viene interamente richiesta dall'altro coniuge titolare di reddito d'impresa può fruire del bonus?
Si, se la spesa riguarda i figli, la detrazione spetta al genitore che l'ha sostenuta a prescindere dalla circostanza che sia titolare o meno anche della detrazione per figli a carico e dalla modalità di ripartizione con l'altro genitore (Circ. n. 7/E del 24 aprile 2017).
Nel caso di lavoratore che abbia redditi derivanti dalla locazione di immobili tassati con la cedolare secca, deve considerarli ai fini del calcolo del reddito di 28.000 euro?
Si, anche i redditi tassati con la cedolare secca sugli affitti concorrono a determinare la soglia di 28.000 euro per il diritto al bonus.
Ai fini del calcolo del reddito complessivo vanno considerate le somme e i valori esenti da tassazione riconosciuti a titolo di welfare aziendale?
I flexible benefit esenti fiscalmente, in quanto rispettano le condizioni previste dalla normativa vigente, non hanno rilevanza per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, al possesso di requisiti reddituali come invece previsto da altre disposizioni.
I premi di risultato assoggettati ad imposta sostitutiva concorrono a formare il reddito complessivo?
No.
Il lavoratore dipendente titolare anche di partita Iva in regime forfettario deve computare anche tale reddito ai fini del bonus?
Sì, anche il reddito derivante dall'attività professionale o imprenditoriale in regime forfetario concorre a determinare la soglia di 28.000 euro.
Agli operai agricoli a tempo determinato che percepiscono la tredicesima mensilità attraverso il III elemento spetta il bonus?
Agli operai a tempo determinato il contratto collettivo di categoria prevede la corresponsione della tredicesima nell'ambito dell'elemento retributivo terzo elemento. Pertanto, in presenza degli altri requisiti essere riconosciuta l'indennità al pari degli altri lavoratori.
Cosa succede se il lavoratore percepisce illegittimamente il bonus e successivamente viene recuperato dall'Agenzia delle Entrate?
In tal caso, l'Agenzia delle Entrate procederà differentemente a seconda che il lavoratore abbia o meno presentato per il periodo d'imposta 2024 il Modello 730:
- in caso di presentazione della dichiarazione dei redditi/730, l'Agenzia delle Entrate procederà al recupero in sede di liquidazione formale della dichiarazione;
- se il lavoratore aderirà alla richiesta di restituzione dell'Agenzia delle Entrate entro 60 giorni potrà versare la sanzione ridotta a due terzi;
- in mancanza di pagamento, l'Agenzia delle Entrate procederà alla riscossione mediante iscrizione a ruolo;
- in caso di omessa dichiarazione, l'Agenzia delle Entrate si ritengono applicabili anche le sanzioni per omessa dichiarazione.
L'impresa edile può riconoscere il bonus agli operai che ne hanno fatto richiesta?
Agli operai edili, i CCNL dei settori industria, artigianato e cooperative, prevedono tutti il diritto dei lavoratori alla retribuzione per tredicesima mensilità. Pertanto, in presenza degli altri requisiti, potrà essere riconosciuta l'indennità al pari degli altri lavoratori.
Il bonus spetta anche ai lavoratori domestici?
Si, potranno effettuare richiesta in sede di dichiarazione dei redditi (Modello 730).
Chi non ha ricevuto il bonus per cessazione rapporto di lavoro, può farne richiesta?
Si, anche in questo caso potrà essere effettuata richiesta in sede di dichiarazione dei redditi o 730. Il rimborso eventualmente spettante verrà effettuato dal sostituto d'imposta che liquiderà il mod. 730 oppure dall'Agenzia delle Entrate.
Come si versa il bonus trattenuto a dicembre ai lavoratori in sede di conguaglio fiscale?
Con risoluzione n. 54/E del 13 novembre 2024 l'Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo 1703 e 174E utilizzabili, rispettivamente, nei modelli F24 e F24 “Enti pubblici”.
I redditi per abitazione principale e le relative pertinenze concorrono alla formazione del limite di reddito dei 28.000 euro?
Il reddito derivante dall'abitazione principale nonché quello delle pertinenze, non concorrono a determinare la soglia di reddito complessivo di 28.000 euro.
Quali responsabilità ci sono per il datore di lavoro che abbia corrisposto l'indennità al lavoratore che non ne aveva diritto?
Il datore di lavoro, nella sua qualità di sostituto d'imposta, deve procedere alla erogazione dell'indennità tenendo conto di quanto dichiarato dal lavoratore. Se il lavoratore non aveva i requisiti e non procede alla restituzione non ci sono responsabilità per il datore di lavoro.
Il credito può essere recuperato anche dai sostituti d'imposta che hanno debiti a ruolo che ne impediscono la compensazione?
Il credito spettante al datore di lavoro a seguito dell'erogazione dell'indennità è oggetto di compensazione verticale per cui non si applicano i limiti previsti per le altre compensazioni.
Fonte: Approfondimento Fondazione Studi 28 novembre 2024