giovedì 10/10/2024 • 12:33
L'Agenzia delle Entrate, con Risp. 10 ottobre 2024 n. 198, ha fornito chiarimenti in tema di credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, relativamente al contratto di ''rent to buy''.
redazione Memento
Il quesito
ALFA S.P.A. presenta un'istanza di interpello per chiedere chiarimenti in ordine all'applicazione del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
La Società evidenzia che intende ampliare la dotazione di beni strumentali che ritiene avere le caratteristiche tecniche per poter accedere al summenzionato credito d'imposta e che la tipologia di contratto che intende adottare per l'acquisizione ed il godimento di detti beni è il ''rent to buy'', in cui il potenziale acquirente/locatario ottiene immediatamente la disponibilità del bene contro il pagamento di canoni, con la possibilità di acquistare successivamente il bene trascorso un lasso di tempo predeterminato.
L'operazione realizzata tramite detto schema contrattuale, a suo avviso, si articola in due fasi:
La Società fa presente che il modello del ''rent to buy'', introdotto nel diritto italiano, in campo immobiliare, è attualmente sempre più utilizzato anche per l'acquisto di beni mobili, quali quelli oggetto della presente istanza.
Ciò premesso, la Società chiede conferma che il mancato richiamo ai contratti di leasing, o ad altre modalità di acquisizione dei beni agevolabili, nei successivi commi da 1055 a 1058 dello stesso articolo della L. 178/2020, riferiti invece ai beni ''4.0'' non rappresenti una esclusione degli stessi dal novero delle modalità di acquisizione dei beni che danno diritto al credito d'imposta.
La risposta delle Entrate
Il contratto di ''rent to buy'' come rappresentato in istanza non integri una utile modalità di acquisizione dei beni eleggibili ai fini del credito d'imposta. Conseguentemente, non si concorda con la soluzione interpretativa prospettata della Società, ritenendosi che quest'ultima non possa fruire del credito d'imposta per l'acquisto dei beni agevolabili tramite il descritto contratto di ''rent to buy'' perché detti beni risultano al momento del loro acquisto già utilizzati a diverso titolo della stessa Società in base al descritto contratto di ''rent to buy'' e, pertanto, sono privi dell'imprescindibile requisito della novità del bene oggetto d'investimento. Si ribadisce che esula dalla presente risposta ogni ulteriore e diversa valutazione tesa ad una riqualificazione/valutazione del Contratto menzionato in istanza, restando sul punto impregiudicati i poteri di controllo dell'amministrazione finanziaria.
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Marco Nessi
- Dottore Commercialista e Revisore LegaleRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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