lunedì 14/10/2024 • 06:00
Nell'ipotesi di acquisto di beni di provenienza extracomunitaria con sdoganamento in uno Stato UE diverso da quello di destinazione finale, si pone il dubbio se l'impresa italiana, in sede di rivendita dei beni al cessionario comunitario, possa emettere fattura con il titolo di non imponibilità dell'art. 41 DL 331/93.
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Condizioni della sospensione d'imposta
L'art. 143, par. 2, della Direttiva n. 2006/112/CE, introdotto dalla Direttiva n. 2009/69/UE, stabilisce che l'esenzione prevista per le importazioni di beni trasportati/spediti a partire da un territorio o Paese terzo in uno Stato UE diverso da quello di arrivo del trasporto/spedizione si applica nei casi in cui le importazioni di beni siano seguite da una cessione intracomunitaria “ordinaria” o “per assimilazione”, ai sensi dell'art. 138, par. 1 e par. 2, lett. c), a condizione che, al momento dell'importazione, l'importatore abbia fornito alle Autorità competenti dello Stato UE di importazione almeno le seguenti informazioni:
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Marco Peirolo
- Dottore commercialista e componente della Commissione IVA e altre imposte indirette CNDCECRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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