Lavoratori distaccati all'estero: agevolazioni fiscali e discriminazione

La fattispecie

Una società rumena fornisce servizi di lavoro edile in Germania e Austria, tramite il distacco dei propri lavoratori. In seguito a un controllo fiscale, le autorità tributarie rumene contestavano a tale società stessa l'errata applicazione di alcune agevolazioni fiscali, sostenendo che queste fossero riservate esclusivamente ai lavoratori che operano sul territorio rumeno. Le autorità quindi emettevano un avviso di accertamento del valore di poco meno di € 70.000,00.

La società impugnava l'avviso di accertamento, ma la direzione generale delle finanze pubbliche di Cluj-Napoca respingeva il reclamo.

Veniva pertanto presentato ricorso al Tribunale superiore di Satu Mare, il quale rilevava come la normativa rumena favorisse le imprese edili operanti in Romania, riservando loro agevolazioni fiscali non disponibili invece per i lavoratori distaccati all'estero.

Tali agevolazioni erano state introdotte tramite il decreto d'urgenza n. 114/2018, con l'obiettivo di sostenere il settore edile in Romania.

Secondo il giudice del rinvio, la normativa rumena crea così una disparità di trattamento tra le imprese che operano in Romania e quelle che forniscono servizi in altri Stati...