Transizione 5.0: criteri per determinare i risparmi energetici

La Circolare del MIMIT ha chiarito che il risparmio energetico, che consente di agevolare gli investimenti, dovrà essere calcolato sulla base di una misurazione o di una stima dei carichi energetici basata su dati tracciabili dei consumi e relativi all'esercizio precedente alla data di avvio della realizzazione del progetto. La Circolare evidenzia poi l'importanza della normalizzazione dei dati per assicurare che il confronto tra i consumi energetici ex ante ed ex post sia preciso. La normalizzazione permetterà di correggere le variazioni che sono dovute ai fattori esterni, quali le condizioni climatiche o le variazioni della produzione, utilizzando indicatori di prestazione energetica ben specifici. Ogni impresa dovrà individuare gli indicatori più appropriati per il proprio settore e riportare i valori di questi indicatori prima e dopo l'attuazione del progetto di innovazione. Tra i vari aspetti messi in evidenza emerge la possibilità di modificare il progetto rispetto a quanto previsto nella certificazione ex ante, ma solo se le correzioni non sono considerate sostanziali. La Circolare contiene tutti i dettagli relativi agli step operativi che dovranno essere eseguiti pe