Cessione energia: nella tariffa non può individuarsi una distinta quota incentivo

Essendo la Tariffa definita quale prezzo globale unitario, sarebbe illogico ricercarne una componente distinguibile quale quota incentivo: la Tariffa prescinde dai prezzi di mercato e costituisce il corrispettivo da fatturare e sottoporre a tassazione, ciò in base alla scelta compiuta dal produttore alla firma della Convenzione bilaterale con il GSE.

di Massimo Romeo - Esperto fiscale e pubblicista

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Il GSE

Il Gestore dei Servizi Energetici è l'ente preposto all'erogazione degli incentivi a seguito di produzione di energia da fonti rinnovabili eolici e/o a gas di depurazione, che si occupa della contabilizzazione dell'energia prodotta e immessa in rete. Tra le modalità di vendita vi è quella denominata Tariffa Omnicomprensiva ex DM 18 dicembre 2008, calcolata sull'energia prodotta e immessa in rete. Tale tariffa prevede il riconoscimento della componente incentivante e della componente derivante dalla vendita dell'energia sul mercato da parte di GSE. Quest'ultimo, per determinare il calcolo di quanto spetta ai produttori, utilizza esclusivamente le misure trasmesse dai gestori di rete, parti estranee ai produttori, e calcola il corrispettivo spettante.

Il caso

Una società agricola e i suoi soci impugnavano i rispettivi avvisi di accertamento emessi dall'Agenzia delle Entrate per il recupero delle maggiori imposte IRPEF e IRAP dovute per l'anno 2016 in virtù dell'applicazione del coefficiente di legge del 25% ai corrispettivi percepiti per la cessione di energia elettrica, ottenuta fa fonti rinnovabili agroforestali e proveniente prevalentemente dai fondi condotti, in misura de...

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