giovedì 18/07/2024 • 11:49
Il CNDCEC e la FNC, con Com. Stampa 18 luglio 2024, hanno pubblicato un documento di ricerca che, in tema di tutela dei consumatori, fa il punto sulla decisione della Corte di Giustizia Europea (sentenza Lexitor) per illustrarne gli effetti dirompenti e le conseguenti opportunità di rimborso.
redazione Memento
Il documento di ricerca "L'effettività della tutela e il caso 'Lexitor': la restituzione dei costi nei rimborsi anticipati di credito al consumo", pubblicato dal CNDCEC e dalla FNC il 18 luglio 2024, si concentra sull'analisi della sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGUE) denominata "Lexitor", che stabilisce il diritto dei consumatori a una riduzione del costo totale del credito in caso di rimborso anticipato di un finanziamento.
La sentenza "Lexitor", emessa il 11 settembre 2019, ha interpretato l'articolo 16 della direttiva 2008/48/CE, affermando che i consumatori hanno diritto a una riduzione proporzionale di tutti i costi del credito, incluse le commissioni e gli interessi, quando rimborsano anticipatamente un prestito. Questo principio si applica retroattivamente ai contratti stipulati prima del 25 luglio 2021, data fissata dal legislatore italiano per l'applicazione della sentenza.
Il decreto Sostegni Bis - DL 73/2021 - ha tentato di limitare gli effetti della sentenza "Lexitor" ai soli contratti successivi al 25 luglio 2021, ma la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale tale disposizione, ritenendola in contrasto con il diritto comunitario. La Cassazione (ordinanza n. 25977/2023) ha confermato questa interpretazione, stabilendo che le clausole contrattuali che limitano il diritto al rimborso dei costi in caso di estinzione anticipata del contratto sono nulle.
Il documento discute anche i criteri di calcolo del rimborso anticipato del credito, le questioni sollevate dalla sentenza, come il legittimo affidamento e la certezza del diritto, e le considerazioni conclusive. Si evidenzia la necessità di una maggiore cultura finanziaria e di competenze professionali per ridurre le asimmetrie informative e bilanciare equamente gli interessi tra consumatori e intermediari finanziari.
Il documento è strutturato in tre parti principali:
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