venerdì 05/07/2024 • 14:35
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 5 luglio 2024, la Direttiva 2024/1760/UE (c.d. CSDD) relativa al dovere di diligenza per le imprese ai fini della sostenibilità. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 26 luglio 2026, le disposizioni necessarie per conformarsi alla Direttiva.
redazione Memento
La direttiva 2024/1760/UE (c.d. CSDD - Corporate Sustainability Due Diligence Directive) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie L, del 5 luglio 2024. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 26 luglio 2026, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva.
Cosa prevede la direttiva CSDD
La presente direttiva stabilisce norme per le società, in particolare quelle con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro, o che sono capogruppo di un gruppo che soddisfa tali requisiti, o che hanno concluso accordi di franchising o licenza per un valore superiore a 22,5 milioni di euro e con un fatturato globale superiore a 80 milioni di euro.
Le società devono rispettare obblighi in materia di diritti umani e impatti ambientali negativi, sia effettivi che potenziali, e adottare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici. La direttiva non può essere usata per ridurre i livelli di protezione previsti dal diritto nazionale o da altri atti legislativi dell'Unione.
Le società devono esercitare un dovere di diligenza basato sul rischio, che include l'integrazione del dovere di diligenza nelle politiche e nei sistemi di gestione dei rischi, l'individuazione e la valutazione degli impatti negativi, la prevenzione e l'attenuazione di tali impatti, la riparazione degli impatti negativi effettivi, il dialogo significativo con i portatori di interessi, l'istituzione di meccanismi di notifica e procedura di reclamo, il monitoraggio dell'efficacia delle misure e la comunicazione pubblica sul dovere di diligenza.
Le società madri possono adempiere gli obblighi per conto delle filiazioni, garantendo la conformità effettiva.
Le società devono conservare la documentazione relativa alle azioni intraprese per adempiere gli obblighi di diligenza per almeno cinque anni. I partner commerciali non sono obbligati a rivelare informazioni che costituiscono un segreto commerciale, fatta eccezione per l'identità dei partner commerciali o informazioni essenziali per individuare impatti negativi effettivi o potenziali.
Osservazioni
La direttiva definisce termini chiave come:
La Commissione ha il potere di modificare l'allegato della direttiva per includere riferimenti a nuovi strumenti internazionali ratificati da tutti gli Stati membri in materia di diritti umani, libertà fondamentali e ambiente. Gli Stati membri non possono introdurre disposizioni nazionali che divergano dagli obblighi di diligenza stabiliti nella direttiva, ma possono adottare misure più rigorose per garantire un diverso livello di protezione.
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