giovedì 30/05/2024 • 13:31
Pubblicate nella GU dell’Unione europea due nuove Direttive (n. 1499 del 7 maggio 2024 e n. 1500 del 14 maggio 2024) riguardanti il funzionamento degli organismi di parità di genere, al fine di rendere effettiva l’applicazione del principio della parità di trattamento.
redazione Memento
Pubblicate nella GU dell'Unione europea due nuove Direttive (n. 1499 del 14 maggio 2024 e n. 1500 del 14 maggio 2024) riguardanti il funzionamento degli organismi di parità di genere, al fine di rendere effettiva l'applicazione del principio della parità di trattamento.
Le due Direttive entrano in vigore il 18 giugno 2024 e riguardano il funzionamento degli organismi di parità:
- in materia di parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza o dall'origine etnica, di occupazione e impiego indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall'età o dall'orientamento sessuale e tra le donne e gli uomini in materia di sicurezza sociale quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura (Dir. UE 2024/1499);
- nel settore della parità di trattamento e delle pari opportunità tra donne e uomini in materia di occupazione e impiego (Dir. UE 2024/1500).
Gli Stati membri sono tenuti a conformarsi alle Direttive entro 19 giugno 2026.
Vediamo nel dettaglio cosa prevedono le due Direttive.
N.B. Si ricorda che il 6 giugno 2023 è entrata in vigore una Direttiva UE volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione. La Direttiva stabilisce che entro il 7 giugno 2026 ciascuno Stato membro è tenuto a conformare la propria legislazione al fine di rafforzare, anche attraverso la trasparenza retributiva, l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne. |
Risorse necessarie e comunicazione
Le direttive sottolineano in primo luogo che gli organismi per la parità devono essere forniti delle risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per svolgere le loro funzioni e competenze in modo efficiente, inclusi i casi in cui abbiano mandati in altri ambiti
Gli Stati membri devono assicurarsi che le autorità deputate possano adottare strategie adeguate per informare i cittadini sui diritti in materia di parità di genere.
Accertamenti e azioni legali
Le autorità per la parità devono offrire la possibilità di risolvere le controversie in modo alternativo, tramite mediazione o conciliazione, secondo la normativa e le prassi nazionali. Il mancato raggiungimento di una risoluzione alternativa non impedisce il diritto di intraprendere un'azione legale. Gli Stati membri devono garantire termini di prescrizione sufficienti, sospendendoli durante la procedura alternativa.
Assistenza alle vittime di violenza di genere o di discriminazioni
con riguardo al fenomeno della violenza di genere gli organismi nazionali deputati all'attuazione della parità devono essere in grado di ricevere denunce di discriminazione e fornire supporto alle vittime.
Fonte: Dir. UE 2024/1499
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Approfondisci con
La parità di genere non si misura solo rilevando il numero di donne in azienda. Basti pensare che la Certificazione non richiede un numero minimo di donne in azienda. Questa guida pratica vuole esplorare il processo di ..
Dario Ceccato
- Founder Ceccato Tormen & PartnersRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.