Climate change: la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo condanna la Svizzera

Sono 3 le violazioni della CEDU, Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che le Anziane per il clima lamentavano e riguardano il diritto alla vita di ogni persona, quello a un equo processo e quello al rispetto della vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.

di Andrea Quaranta - Environmental risk manager

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Tempo di lettura 8 min.

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Le 3 violazioni della CEDU: diritti, libertà e sostenibilità

Si è dovuti arrivare fino alla Corte europea per i diritti dell’uomo, perché neanche in Svizzera la giustizia era riuscita a dirimere una causa avente per oggetto il climate change.

E a ricorrere alla Corte, richiamando 3 fondamentali articoli della CEDU, non sono stati coloro che più dovrebbero battersi per le sostenibilità (concetto intrinsecamente connesso alle nuove generazioni, e al futuro), ma un’«associazione di vecchiette», le «Anziane per il clima», che dopo la lettura del testo della sentenza, lo scorso 9 aprile 2024, hanno laconicamente commentato: “questa sentenza non è solo una vittoria per la nostra associazione. È una vittoria per tutte le generazioni”.

La CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) garantisce i diritti fondamentali, come il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza, a un processo equo, al rispetto della sfera privata e alla libertà di opinione, e vieta la tortura e la discriminazione: a differenza di altri strumenti di tutela dei diritti umani, la CEDU ha istituito un meccanismo di controllo che consente a ogni singolo individuo, dopo l’esaurimento di tutte le vie di ricor...

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