lunedì 22/04/2024 • 06:00
La CGUE, con la sentenza 18 aprile 2024 C-195/2023, ha chiarito che i funzionari UE sono soggetti a un regime speciale di sicurezza sociale e, pertanto, non possono essere obbligati a iscriversi al regime di sicurezza sociale interno per l’attività autonoma che svolgono.
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Il 18 aprile 2024 è stata pubblicata la sentenza in oggetto, emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (di seguito, anche solo “CGUE”).
La fattispecie
Il caso riguarda un funzionario dell’Unione Europea, impiegato presso la Commissione Europea dal 2010, che dal 2015 ha intrapreso un'attività autonoma e complementare di insegnamento. Tale attività, sebbene autorizzata e limitata a 20 ore annuali, ha portato l’Istituto nazionale di previdenza sociale per lavoratori autonomi del Belgio a richiedere al funzionario di iscriversi al regime di sicurezza sociale belga e di versare i relativi contributi previdenziali.
Il funzionario ha contestato questa imposizione, sostenendo che essa violi il principio dell’unicità del regime di sicurezza sociale applicabile ai funzionari dell’UE, e ha promosso così un giudizio avanti al Tribunale del Lavoro di Bruxelles.
La decisione della Corte
Il giudice belga ha sollevato la questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, domandandole se l'articolo 14 del Protocollo sui privilegi e immunità dell'UE, il regolamento n. 883/2004, e il principio di leale cooperazione sancito all’articolo 4, paragrafo 3 del Trattato sull’Uni...
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