giovedì 18/04/2024 • 15:24
Il MIMIT, con Risp. a interrogazione parlamentare 17 aprile 2024 n. 3-01145, ha confermato che verrà emanato un Decreto che definisce le modalità delle comunicazioni per l'utilizzo in compensazione del bonus transizione 4.0.
redazione Memento
Con la risposta a interrogazione parlamentare n. 3-01145 del 17 aprile 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fornito dei chiarimenti sulle iniziative in materia di compensazione dei crediti di imposta per gli investimenti Transizione 4.0 a seguito della sospensione prevista dall'Agenzia delle Entrate.
Il credito in questione è una misura di politica industriale che ha veramente funzionato in Italia negli ultimi anni, ma L'Agenzia delle entrate, con la Ris. AE 12 aprile 2024 n. 19, ha bloccato l'utilizzo dei modelli F24 anche per gli investimenti fatti prima del 2023. Quindi, un imprenditore che ha fatto investimenti negli anni passati ora non può portarsi il credito in detrazione quando va a pagare le tasse.
Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato che la nuova disposizione normativa è frutto di una decisione del Ministero dell'Economia e delle finanze volta a monitorare il flusso di cassa generato dal credito d'imposta 4.0, come sollecitato dalla Ragioneria dello Stato, al fine di evitare sforamenti incontrollati rispetto alla spesa programmata, come è avvenuto purtroppo per il superbonus 110.
Precisa, inoltre, che non si interviene sul diritto a compensare i crediti maturati, che rimane assolutamente integro, ma si prescrive solamente un obbligo di comunicazione circa l'ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la presunta ripartizione negli anni del credito in compensazione. Tuttavia, la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate dello scorso 12 aprile ha destato un comprensibile allarme, poiché ha sospeso le compensazioni per gli investimenti effettuati nel 2023 e 2024, nelle more dell'adozione di un decreto direttoriale MIMIT che dovrà definire il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni anzidette.
Il ministro ha voluto tranquillizzare gli imprenditori, confermando che tale decreto direttoriale sarà emanato nella prossima settimana e detterà le regole per adempiere all'obbligo di legge, anche nelle more dell'apertura di una piattaforma informatica creata ad hoc per la gestione delle comunicazioni, sulla quale sono già iniziati i lavori. Questo determinerà la ripresa delle compensazioni tramite F24 per gli investimenti effettuati nel 2023 e nel 2024.
Per gli investimenti effettuati negli anni precedenti al 2023 la giusta preoccupazione degli interroganti è stata affrontata e risolta dalla FAQ AE 16 aprile 2024, che ha chiarito che per gli investimenti effettuati entro il 2022 non vige l'obbligo di comunicazione preventiva ed è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite modello F24, indicando il codice tributo 6936 e l'anno di avvio dell'investimento, a prescindere dall'anno in cui questo si è concluso o dall'anno di interconnessione del bene strumentale.
Con questi chiarimenti e con l'impegno del Ministero ad attuare subito il decreto si punta a tranquillizzare le imprese e a consentire loro di programmare al meglio i prossimi imminenti investimenti, anche sulla base del nuovo piano Transizione 5.0.
Fonte: Risp. Interrogazione Parlamentare 17 aprile 2024 n. 3-01145
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