giovedì 18/04/2024 • 16:00
Con l'entrata in vigore del nuovo Codice delle sanzioni, le violazioni delle disposizioni sull'equo compenso per le prestazioni professionali sono punibili con l'applicazione della sanzione disciplinare della censura.
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Dopo l'approvazione del nuovo Codice Deontologico, entrato in vigore il 1° aprile 2024, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili pubblica il correlato Codice delle sanzioni, aggiornato rispetto all'ultima versione del 2016 ed entrato in vigore il 18 aprile 2024.
Il nuovo Codice contiene le sanzioni applicabili in sede di procedimento disciplinare, irrogabili agli iscritti in caso di violazione dei principi, degli obblighi e dei divieti stabiliti dal Codice Deontologico della Professione.
Tuttavia, nel novero delle sanzioni, merita particolare attenzione quella applicabile nei casi di violazione dell'equo compenso, di cui all'art. 25, c. 1, lett. a) e b), del Codice Deontologico.
Tali violazioni, infatti, sono punibili con la sanzione disciplinare della censura.
Il suindicato art. 25, prevede l'obbligo per il professionista:
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redazione Memento
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