giovedì 04/04/2024 • 06:00
Il report del CNEL sullo stato dell’arte della contrattazione collettiva in Italia conferma l’alto numero di CCNL esistenti in Italia, una percentuale di mancati rinnovi pari a circa il 60% ma anche che quasi il 97% del totale dei lavoratori è coperto dai 99 contratti collettivi più importanti, firmati dalle federazioni nazionali dei principali sindacati italiani.
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Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) pubblica periodicamente un report di aggiornamento sugli accordi di rinnovo e i nuovi contratti che vengono depositati dai soggetti stipulanti nell’archivio nazionale allo scopo istituito, ai sensi dell’art.17 della Legge 30 dicembre 1986, n.936.
I dati che escono fuori dall’analisi del CNEL sono particolarmente utili, soprattutto al fine di meglio inquadrare le attuali discussioni sulla frammentazione del panorama della contrattazione collettiva, sui fenomeni di dumping contrattuale, sulla questione dei contratti scaduti e non ancora rinnovati, sul salario minimo e sull’eventuale esigenza di intervenire per legge fissando una retribuzione oraria minima garantita per tutti i lavoratori dipendenti.
Il documento è aggiornato con i dati al 15 marzo 2024.
I macro-dati numerici
Con riferimento ai soli contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) risultano depositati e vigenti, al 31 dicembre 2023, n. 1.033 CCNL, di cui 971 relativi al settore privato, 18 al settore pubblico e 44 accordi economici collettivi che riguardano alcune categorie di autonomi e parasubordinati. Per “contratto vigente” si intende l’ultima versione dispo...
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