martedì 19/03/2024 • 06:00
Entro il 31 marzo 2024 chi matura i requisiti richiesti per accedere all'APE Sociale entro il 31 dicembre 2024 può presentare all'INPS domanda di certificazione del possesso di tali requisiti. I termini successivi saranno il 15 luglio e il 30 novembre 2024, ma le domande successive al 15 luglio saranno esaminate se disponibili risorse finanziarie residue.
La legge di Bilancio 2024 ha prorogato l'Ape Sociale fino al 31 dicembre 2024.
Le domande per la certificazione dei requisiti possono essere presentate nel rispetto di 3 finestre:
Il prossimo 31 marzo, dunque, si chiuderà la seconda finestra per la presentazione della domanda di certificazione dei requisiti per accedere l'Ape Sociale. Chiusa la finestra, si avvierà il monitoraggio delle domande presentate da chi maturerà i requisiti di accesso alla misura entro il 31 dicembre 2024.
L'Inps avrà tempo fino al 30 giugno 2024 per dare riscontro alle domande presentate entro il 31 marzo prossimo.
Requisiti di accesso
L'Ape Sociale è in un'indennità, interamente a carico dello Stato, erogata mensilmente dall'Inps in favore dei beneficiari.
La misura non rappresenta una vera e propria pensione, ma un anticipo pensionistico di accompagnamento alla pensione di vecchiaia per gli assicurati che rientrano in 4 categorie e hanno compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età. Inoltre, è richiesta una specifica anzianità contributiva che varia in base alla categoria di appartenenza.
Le categorie di appartenenza dei beneficiari sono state modificate dalla legge n. 234/2021 che ha ampliato la platea di possibili beneficiari ai quali è richiesta la cessazione dell'attività lavorativa:
a) disoccupati a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o giustificato motivo oggettivo, o scadenza del rapporto di lavoro a tempo determinato, solo se hanno avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi nei 36 precedenti la cessazione. Possono accedere anche i lavoratori rioccupati con contratto di lavoro subordinato, voucher o contratto di prestazione occasionale o libretto famiglia per non più di 6 mesi complessivi. In tutti i casi è necessario aver terminato la NASpI e avere almeno 30 anni di contributi. Dal 1° gennaio 2022 non è più necessario che la NASpI sia conclusa da almeno 3 mesi.
b) caregivers che assistono, da almeno 6 mesi continuativi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge n. 104/1992, o un parente o un affine di secondo grado convivente, se i genitori o il coniuge di quest'ultimo hanno compiuto 70 anni, siano affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti (assenza naturale o giuridica). Sono richiesti almeno 30 anni di contributi;
c) lavoratori con invalidità pari ad almeno il 74% accertata dalle competenti commissioni mediche. Se, alla data di decorrenza dell'Ape Sociale, dovesse esser venuta meno l'invalidità pari ad almeno il 74%, l'Ape non verrà riconosciuto, mentre se la condizione dovesse venir meno successivamente alla decorrenza non è prevista la decadenza automatica. Per questa categoria sono richiesti almeno 30 anni di contributi;
d) lavoratori dipendenti che svolgono, da almeno 7 anni negli ultimi 10 o 6 negli ultimi 7, un lavoro gravoso, una delle 15 attività di cui all'allegato A del D.P.C.M. n. 88/2017, come aggiornato a seguito del Decreto del Ministero del Lavoro del 5 febbraio 2018. La legge di Bilancio 2022 ha ampliato l'elenco, introducendo 23 nuove professioni elencate nell'allegato 3 alla stessa legge n. 234/2021. Per raggiungere i 7 anni o i 6 anni di svolgimento dell'attività vanno considerati periodi di contribuzione obbligatoria riferita all'attività gravosa e periodi di contribuzione figurativa per eventi verificatisi in costanza del rapporto di lavoro con svolgimento di tale attività (Circolare Inps n. 34/2018). Questa categoria dovrà avere almeno 36 anni di contributi, ma per operai edili, indicati nel CCNL delle imprese edili ed affini, ceramisti (classificazione Istat 6.3.2.1.2) e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta (classificazione Istat 7.1.3.3) sono richiesti almeno 32 anni.
Si ricorda anche il cd. Ape Rosa che prevede, in favore delle lavoratrici con figli, una riduzione dei contributi richiesti pari a 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni complessivi.
L'APE Sociale, inoltre, a partire dal 2024, è incumulabile con qualsiasi reddito di lavoro dipendente o autonomo, fatti salvi 5.000 euro lordi annui di lavoro autonomo occasionale, mentre fino al 2023 le soglie erano pari a 8.000 euro di redditi di lavoro dipendente e 4.800 euro di redditi di lavoro autonomo.
Come presentare la domanda
L'interessato deve presentare domanda (direttamente o tramite un intermediario abilitato o un CAF) alla sede Inps di riferimento, ma prima di presentare la domanda di accesso all'Ape Sociale, è necessario presentare quella per la verifica delle condizioni di accesso con cui l'Inps certifica la presenza, anche in via prospettica, delle condizioni d'accesso previste, verificando la documentazione attestante la condizione e le dichiarazioni sostitutive all'atto di notorietà allegate dal richiedente.
Per chi rientra nella categoria a), è necessario indicare la data dell'ultimo mese di percezione della NASpI ed allegare la documentazione attestante il motivo per il quale si è avuto accesso alla stessa, allegando il documento di licenziamento o dimissioni per giusta causa o il verbale di accordo di risoluzione consensuale con il datore di lavoro.
I caregivers dovranno allegare un'autodichiarazione con cui dichiarare di assistere e convivere da almeno 6 mesi con il soggetto affetto da handicap indicando anche il grado di parentela, i dati anagrafici dell'assistito e allegando il verbale di riconoscimento dell'handicap.
Nel caso di appartenenza alla categoria c), dovrà essere allegato il verbale di invalidità rilasciato dalle commissioni sanitarie da cui sia evidente la percentuale di invalidità.
Infine, per attestare l'esecuzione di una attività gravosa, dovrà essere compilato il modello AP116 o i modelli AP148 e AP149 che recepiscono le modifiche della legge di Bilancio 2022. Il modello AP148 dovrà essere utilizzato dai dipendenti pubblici o privati, mentre il modello AP149 dai lavoratori domestici. I due modelli, come indicato da Inps con la circolare n. 62/2022, sono reperibili sul sito Inps al percorso: “Prestazioni e Servizi” > “Prestazioni” > “Ape Sociale-Anticipo pensionistico” > “Accedi al servizio”. Il datore di lavoro, compilando i modelli, certifica il tipo di lavorazione svolta, l'intervallo temporale di svolgimento, il CCNL applicato e il livello di inquadramento. Il richiedente, oltre al modello, dovrà fornire il contratto di lavoro e le buste paga così da permettere all'Inps una lavorazione più veloce della pratica.
Gli interessati che siano già in possesso dei requisiti e non vogliano perdere alcuna mensilità dell'APE Sociale possono presentare la domanda di verifica dei requisiti e quella di accesso congiuntamente, compilando, comunque, due distinte domande in quanto non è possibile presentare una domanda unica.
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Francesca Bicicchi
- Consulente del Lavoro in Roma e BolognaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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