mercoledì 31/01/2024 • 06:00
I datori di lavoro che assumono dipendenti percettori dell’assegno di inclusione hanno diritto all’esonero totale del carico contributivo. L’agevolazione è compatibile con i benefici derivanti dall’assunzione di un apprendista. Un esempio di calcolo chiarisce cosa conviene all’azienda.
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Dal 1° gennaio 2024, ai datori di lavoro privati che assumono dipendenti beneficiari dell’assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, è riconosciuto per un periodo massimo di 12 mesi l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali.
Tale disciplina non si applica ai premi e contributi gestiti dall’INAIL
L’agevolazione in questione, prevista originariamente dal DL 48/2023 poi convertito nella Legge 85/2023, si applica quindi in caso di:
Restano esclusi dall’agevolazione i rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con dirigenti, il lavoro intermittente e le prestazioni di lavoro occasionale.
Condizione essenziale della legittima spettanza del beneficio è che, alla data della prima assunzione incentivata, il lavoratore sia già percettore dell’assegno di inclusione.
Per permettere al datore di lavoro la piena fruizione dell’esonero, la nuova assunzione deve comportare un inc...
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