lunedì 20/11/2023 • 06:00
Il datore di lavoro deve valutare attentamente le richieste di anticipo del TFR, essendo un diritto garantito ai lavoratori subordinati condizionato dalla presenza di determinati presupposti, da cui può dipendere anche il relativo trattamento previdenziale e fiscale. Utilizza la check list per valutare l’obbligo di corrispondere l’anticipo.
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Il datore di lavoro potrebbe essere chiamato a valutare la richiesta di anticipazione del trattamento di fine rapporto da parte di un dipendente. Il diritto inderogabile del lavoratore a ricevere l'anticipo del TFR è soggetto a condizioni specifiche, che saranno esaminate in un caso pratico illustrato di seguito. La presenza o assenza delle condizioni necessarie per l'anticipo impatta anche sul trattamento previdenziale e fiscale del reddito che viene anticipato.
Condizioni per l'anticipo
Il dipendente ha diritto di chiedere al datore di lavoro una anticipazione, non superiore al 70%, del TFR maturato, in presenza di determinate condizioni.
In particolare il diritto di ricevere l'anticipazione, nei limiti del 70% del TFR maturato alla data della richiesta, è subordinato alla presenza delle seguenti condizioni (art. 2120 c. c., c. 6 - 11):
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