martedì 17/10/2023 • 06:00
Il decreto 9 agosto 2023 del MASAF, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023, definisce i criteri e le modalità d’accesso agli interventi al Fondo per l'innovazione in agricoltura, ai quali sono destinate risorse pari a 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre 2023 il decreto 9 agosto 2023 del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), il quale definisce i criteri e le modalità d'accesso agli interventi a valere sul Fondo per l'innovazione in agricoltura (art. 1, c. 428 e seguenti, Legge 197/2022).
Detti interventi, sono volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti d'innovazione, finalizzati all'incremento della produttività nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura, attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme ed infrastrutture 4.0, per il risparmio dell'acqua e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, nonché per l'utilizzo di sottoprodotti.
Per la concessione delle agevolazioni in questione, sono destinati 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. L'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), è il soggetto al quale sono demandate le attività d'istruttoria, concessione, erogazione, monitoraggio e controllo relative agli interventi in commento.
I beneficiari
Come stabilito dal decreto del MASAF in esame, possono essere ammesse ai benefici, le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative ed associazioni, che:
Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.
Non possono essere ammesse ai benefici, inoltre, le PMI nei cui confronti sia verificata l'esistenza di una causa ostativa, ai sensi della disciplina antimafia di cui al D. Lgs. 159/2011.
Le agevolazioni
Per gli investimenti in innovazione tecnologica, il decreto in commento prevede la concessione di un contributo a fondo perduto, distinguendo in base al beneficiario:
a) quando il beneficiario è una PMI agricola o della pesca, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale d'aiuto previsto all'art. 4, c. 4, lett. a) o b) del decreto, le percentuali di cui alla seguente tabella:
Importo ammissibile per cui si chiede il contributo |
Percentuale massima di contributo |
---|---|
Fino a 100.000 euro |
75% |
da 100.001 a 200.000 euro |
65% |
da 200.001 a 300.000 euro |
55% |
da 300.001 a 500.000 euro |
45% |
b) quando il beneficiario è una PMI agromeccanica, ovvero una PMI agricola che svolge un'attività agricola che non rientra nell'ambito d'applicazione degli artt. 14 e 17 dell'ABER, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale d'aiuto previsto all'art. 4, c. 4, lett. c), del decreto, le percentuali di cui alla seguente tabella:
Importo ammissibile per cui si chiede il contributo |
Percentuale massima di contributo |
---|---|
fino a 100.000 euro |
100% |
da 100.001 a 200.000 euro |
90% |
da 200.001 a 300.000 euro |
80% |
da 300.000 a 500.000 euro |
70% |
Per le finalità suddette, le sole PMI agricole e della pesca possono fruire della garanzia di cui all'art. 17, c. 2, del D. Lgs. 102/2004, fino all'80% del valore nominale del finanziamento bancario.
I contributi diretti all'abbattimento del costo delle commissioni delle garanzie sono posti a carico del Fondo.
Alle agevolazioni sopra descritte, si applicano i massimali d'aiuto previsti dalla normativa UE di riferimento, come di seguito riportati:
In nessun caso, la copertura fornita dal contributo a fondo perduto e dal finanziamento bancario può superare il 95% del costo ammissibile.
Beni agevolabili
Come specifica il decreto in esame, sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l'acquisto di:
I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica. In caso d'investimenti rientrati nella categoria di cui all'art. 5, c. 1, lett. d), la domanda di sostegno dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. Il beneficiario, infatti, dovrà dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo la normativa vigente.
Fonte: DM MASAF 9 agosto 2023 (GU 13 ottobre 2023 n. 240)
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