lunedì 24/07/2023 • 06:00
Lo svolgimento di attività coerente con l’attività professionale è in alcuni possibile nell’ambito del lavoro subordinato. In questi casi come ci si deve regolare dal punto di vista previdenziale?
Ascolta la news 5:03
Nel quadro del recente dibattito svoltosi a più livelli – economico, sociale, antropologico, giuridico - sul tema del massiccio abbandono del lavoro subordinato in molti rilevanti settori economici - Great Resignation o “Grandi Dimissioni” come è stato definito negli Stati Uniti all'inizio del 2021 - una casistica sembra essere stata lasciata in disparte. A volte, dietro la scelta di dimettersi può esserci anche il desiderio di sfruttare un titolo professionale preferendo il passaggio dal lavoro subordinato al lavoro autonomo. Questa scelta, però, spesso anticipata dalla sperimentazione di incarichi professionali che non siano in concorrenza con l'attività di lavoro subordinato, comporta la necessità di valutare in modo molto attento oltre alle opportunità della libera professione, anche alcune possibili implicazioni che tale scelta può comportare dal punto di vista previdenziale.
Le Casse professionali
Alcune Casse professionali – come INARCASSA che riguarda ingegneri e architetti – prevedono che il professionista, quando svolge la propria attività - ad esempio nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato – con contribuzione all'INPS – non può iscriversi alla Cassa degli ingegn...
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.