giovedì 18/05/2023 • 06:00
Il Decreto Lavoro interviene sulla discussa questione legata alla proporzionalità delle sanzioni amministrative in caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali. Il decreto interviene ristabilendo l'equilibrio tra gravità dell'omissione e misura della sanzione, e prevedendo più tempo per la contestazione dell'omissione.
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Il tema delle sanzioni per omissioni contributive è stato oggetto di una serie di interventi (art. 2, c. 1 bis, DL 463/83) che precedono il Decreto Lavoro, l'ultimo dei quali risale al D.Lgs 8/2016 e prevedeva due regimi distinti in caso di mancato versamento delle ritenute previdenziali in base alla misura dell'omissione stessa.
Ai sensi dell'art. 2, c. 1-bis DL 463/83 sono state introdotte due soglie economiche di omissione cui corrispondono due diversi regimi sanzionatori:
Dal dettato normativo appare fin da subito evidente una mancanza di proporzione tra gravità dell'infrazione e misura della sanzione corrispondente. Il datore di lavoro infatti che commetteva un'omissione anche di piccola entità, poteva essere tenuto al pagamento di una sanzione ben più alta e sproporzionata rispetto alle ritenute da versare.
Si consideri che ancora prima del decreto legislativo 2016, l'omissione contributiva era punita con la sanzione pe...
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