giovedì 27/04/2023 • 06:00
Sotto la spinta dell'inflazione e di una nuova politica sindacale sugli aumenti della redditività delle imprese, i negoziati per i rinnovi contrattuali registrano richieste elevate di incrementi salariali. Colpisce l'incremento dei minimi contrattuali del CCNL per i dirigenti del terziario, della distribuzione e dei servizi: 450 euro lordi a regime, suddivise in tre tranches.
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Il contratto collettivo nazionale di lavoro dei dirigenti di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, rinnovato con l'intesa del 12 aprile 2023, non è un accordo “secondario”: riguarda oltre 27 mila dirigenti e circa 9000 aziende di settori che toccano comparti come il commercio, la distribuzione, la moda e il lusso, l'automotive, il turismo, il digitale, i servizi alle imprese.
L'accordo è sottoscritto dalla CONFCOMMERCIO – Imprese per l'Italia con MANAGERITALIA – Federazione Nazionale dei Dirigenti, Quadri e Professional del Commercio, Trasporti, Turismo, Servizi, Terziario Avanzato e tratta solo della parte economica, essendo le due associazioni già intervenute sulla parte normativa con un'intesa raggiunta il 16 giugno 2021. L'accordo di rinnovo decorre dal 1° gennaio 2022, salve le decorrenze particolari previste per alcuni singoli istituti, ed ha vigore fino a tutto il 31 dicembre 2025.
La premessa del CCNL
Le parti, sostanzialmente, condividono il loro accordo sulla base dei seguenti punti:
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