venerdì 14/04/2023 • 06:00
I piani di welfare aziendale, inizialmente nati come sistemi di remunerazione ed evoluti in politiche di compensation & benefits legate per lo sviluppo del rapporto relazionale con i collaboratori, oggi diventano un elemento imprescindibile per la sostenibilità futura delle aziende.
Il tema del bilancio di sostenibilità e delle politiche di welfare aziendale sta assumendo sempre maggiore importanza nella buona governance delle aziende.
Per quanto l'art. 1, c. 182, Legge 208/2015 abbia sdoganato la redazione di piani welfare aziendali, inizialmente nati come alternativa al pagamento di un premio in denaro e poi evolutesi in strumenti di corretta gestione delle risorse umane (sia in tema di benefits diretti che in relazione a politiche inclusive, aggregative e work life balance), stiamo assistendo ad una sorta di “necessità” nell'adozione di piano welfare al fine di arrivare alla certificazione di sostenibilità secondo politiche ESG.
Saper redigere regolamenti welfare o riuscire a gestire correttamente accordi di smart working o certificazione di parità di genere sembra stia divenendo, fortunatamente, un minimo necessario per approdare a quel bilancio di sostenibilità che coinvolgerà tutte le aziende (per fasi iniziali) dal 2024 in avanti.
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