giovedì 06/04/2023 • 15:05
La nuova serie video e podcast dedicata al mondo dei cripto asset, raccontato da professionisti che si occupano quotidianamente di nuove tecnologie digitali: quale è la tecnologia alla base delle cripto-attività, come sono regolamentate in Europa e in Italia e il loro impatto fiscale.
Nel 1850, il ministro delle finanze inglese, William Gladstone chiese a Michael Faraday se i suoi studi sull’elettricità avessero un’utilità pratica. Questa la risposta dello scienziato: “Non lo so, signore, ma sono certo che troverete il modo di tassarla”.
Ecco, con i cripto asset sembra che la storia si ripeta.
Il legislatore italiano, prima ancora di introdurre una disciplina giuridica delle cripto attività, ha pensato intanto di tassarle.
Con un risultato incerto. Incerto perché non tiene conto della natura e della funzione di ciascuna categoria di cripto asset (un bitcoin non è la stessa cosa di un NFT).
Tutti vanno dichiarati nel quadro RW dell’Unico e tutti sono idonei a generare plusvalenze tassabili come redditi diversi.
E qui sorgono le prime incongruenze, un’opera d’arte digitale (NFT) può generare una plusvalenza tassabile, mentre un’opera d’arte fisica no. Ha un senso questa discriminazione? Francamente, no.
Ma è incerto anche perché introduce una disciplina ex novo sulla definizione e tassazione dei redditi da cripto attività, ma al contempo consente di regolarizzare il passato, quando cioè non esisteva una disciplina ad hoc. Si tratta di interpretazione autentica? Per come è scritta la norma non si capisce.
Da questo quadro incerto e messo in piedi in modo un po’ affrettato nasce l’idea di creare uno speciale sulla materia delle criptoattività. Per cercare di mettere ordine e ricostruire il perimetro giuridico di questa materia la cui novità è in re ipsa.
E questo, partendo dal Paese, la Svizzera, che è all’avanguardia nella regolamentazione e nella diffusione dei cripto asset.
Lo speciale si articolerà in approfondimenti e in tre video, disponibili anche in versione podcast su Spotify:
L’Avv. Andrea Mifsud, già direttore generale di Unione Fiduciaria e uno dei professionisti di punta nella voluntary disclosure (da solo ha regolarizzato patrimoni per circa 2,5 miliardi) e io raccontiamo l’attuale scenario fiscale delle cripto attività e le opportunità di regolarizzare il passato.
Fabrizio Vedana, direttore generale di Across, si soffermerà invece sul ruolo del sostituto d’imposta per la semplificazione degli adempimenti futuri previsti dalla nuova disciplina fiscale delle cripto attività.
Si cercherà di entrare nel profondo della materia e di esaminarne anche i lati “oscuri”, dagli obblighi antiriciclaggio, agli eventuali aspetti penali da tenere in considerazione e ponderare nella regolarizzazione e a tutti le altre criticità che la nuova disciplina porta con sé.
Da parte mia, ho cercato di curare e coordinare questo speciale, privilegiando la chiarezza, la completezza, la sintesi e la gradevolezza della narrazione.
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