sabato 31/12/2022 • 06:00
Il MISE ha individuato i criteri e le modalità per la concessione dei rimborsi a favore delle imprese che hanno sostenuto maggiori costi per l'acquisto di prodotti del commercio equo e solidale a seguito della partecipazione ad appalti banditi da pubbliche amministrazioni che ne prevedevano l'obbligatorio utilizzo.
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Appalti pubblici e acquisti di prodotti del commercio equo e solidale
Nella Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017) è stato istituito un apposito Fondo con una dotazione di un milione di euro annui a decorrere dall'anno 2018 per ristorare le imprese che abbiano comperato prodotti del commercio equo e solidale. Le pubbliche amministrazioni, infatti, possono bandire gare di appalto per l'acquisto di prodotti di consumo diretti alle proprie strutture e indicare, nei capitolati di gara, meccanismi che promuovano il commercio equo e solidale nelle forniture.
Alle imprese aggiudicatrici può essere, pertanto, riconosciuto, nel limite delle risorse disponibili nel fondo, un rimborso fino al 15% dei maggiori costi conseguenti all'indicazione specifica nel bando di tali prodotti.
La definizione di prodotti del commercio equo e solidale
Il Decreto 23 agosto 2022 del Ministero dello sviluppo economico ha individuato le caratteristiche dei prodotti del commercio equo e solidale ovvero prodotti che derivano da processi tali da assicurare il perseguimento delle seguenti finalità:
- il pagamento al produttore di un prezzo equo e concordato che garantisca:
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