martedì 13/12/2022 • 06:00
L’accordo sindacale siglato da Vodafone il 6 dicembre 2022 per la gestione dello smart working si pone come innovativo in quanto tarato sui bisogni del singolo lavoratore. Il lavoro agile diventa così uno strumento di sicurezza, conciliazione vita-lavoro ed inclusione, oltre che uno stimolo alla responsabilità.
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Ancora una volta, lo smart working è al centro di importanti novità. Lo prova l’accordo sindacale siglato il 6 dicembre 2022 tra Vodafone e i sindacati per una sperimentazione annuale dal 6 febbraio 2023.
Tre le traiettorie su cui esso si snoda: sicurezza, work life balance e inclusione.
Prima traiettoria: la sicurezza
L’accordo obbliga tutti i dipendenti a formarsi sui comportamenti in grado di tutelare la propria salute e sicurezza nei luoghi diversi da quelli aziendali. L’azienda, in altri termini, nel segno dell’art. 2087 c.c., va oltre la consegna dell’informativa sui rischi per la salute prevista dall’art. 22 legge 81/2017 e si impegna ad un atteggiamento proattivo.
Allo smart worker, inoltre, sono offerti percorsi di prevenzione dal bournout: dalle consulenze psicoterapeutiche e psicologiche alla tele-cardiologia e alla medicina di consiglio.
Seconda traiettoria: conciliazione vita-lavoro
È il cuore dell’accordo e muove da una consapevolezza: il welfare di nuova generazione merita di essere tarato non più sui bisogni della collettività ma su quelli della persona.
Così, i dipendenti delle aree di business e di staff godranno di un’alternanza settimanale con due giorni di lav
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