martedì 06/09/2022 • 06:00
I ministri delle Finanze del G7 mettono un tetto al prezzo del greggio in arrivo da Mosca: le attività commerciali relative al petrolio e ai prodotti petroliferi russi trasportati via mare saranno consentite solo se i prodotti verranno venduti a un prezzo pari o inferiore a uno specifco valore (cd. "price cap").
redazione Memento
Attuare un blocco complessivo ai servizi che consentono il trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi di origine russa nel mondo. La fornitura di tali servizi sarebbe consentita solo se il petrolio e i prodotti petroliferi fossero acquistati a un prezzo uguale o inferiore a un valore ("price cap") determinato dall'ampia coalizione di Paesi che vi aderisce e attua tale misura.
È quanto intendono fare i ministri delle Finanze del gruppo del G7, riunitisi lo scorso 2 settembre in modalità virtuale per discutere delle ripercussioni sull'economia mondiale dell'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina.
Il price cap è specificamente concepito per ridurre le entrate russe e la capacità della Russia di finanziare la sua guerra di aggressione, limitando al contempo l'impatto della guerra russa sui prezzi globali dell'energia, in particolare per i Paesi a basso e medio reddito, consentendo ai fornitori di servizi di continuare a svolgere attività commerciali relative al petrolio e ai prodotti petroliferi russi trasportati via mare, solamente se venduti a un prezzo pari o inferiore al price cap. “Questa misura – si legge nella dichiarazione congiunta rilasciata dai ministri al termine dell'incontro - integrerebbe e amplificherebbe la portata delle sanzioni esistenti, in particolare del sesto pacchetto di sanzioni dell'Unione europea, assicurando un approccio coerente attraverso un solido quadro complessivo. Accogliamo con favore la decisione dell'Unione europea di esplorare con i partner internazionali le modalità per contenere l'aumento dei prezzi dell'energia, compresa la possibilità di introdurre tetti temporanei ai prezzi delle importazioni”.
Da qui l'invito rivolto dai ministri a tutti i Paesi a fornire un contributo alla definizione del price cap e all'attuazione di questa importante misura. “Intendiamo creare un'ampia coalizione per massimizzarne l'efficacia ed esortiamo tutti i Paesi che si propongono di continuare a importare petrolio e prodotti petroliferi russi a impegnarsi a farlo solo a prezzi pari o inferiori al price cap”. Per l'Unione europea sarà necessaria l'unanimità dei 27 Stati membri, l'attuazione dovrebbe procedere di pari passo con le altre misure correlate nell'ambito del sesto pacchetto di sanzioni dell'UE.
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